Infrastrutture e trasporti

FdI: “Chiarezza su progetto di un’unica azienda regionale dopo i rilievi della Corte dei conti”

“Il presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti ha osservato – sottolineano con un’interrogazione i consiglieri Pulitanò e Arletti – che l’ipotesi di azienda unica, così come delineata, non risulta compatibile con la normativa vigente, in particolare con il testo unico sulle società a partecipazione pubblica”

Con un’interrogazione Ferdinando Pulitanò e Annalisa Arletti di Fratelli d’Italia vogliono sapere cosa intenda fare la giunta regionale, in merito al progetto di creazione di un’unica azienda regionale del trasporto pubblico locale dopo le dichiarazioni del presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti.

“La Regione Emilia-Romagna – si legge nell’atto – nel 2024 ha avviato un percorso, che sta proseguendo, per arrivare a un’unica azienda regionale per la gestione del trasporto pubblico locale”.

“Il presidente della Sezione regionale di controllo della Corte dei conti, Marcovalerio Pozzato, ha osservato – sottolineano i due consiglieri – che l’ipotesi di azienda unica, così come delineata, non risulta compatibile con la normativa vigente, in particolare con il testo unico sulle società a partecipazione pubblica”. Aggiungono: “La Corte dei conti ha riferito sull’obbligo per le società partecipate di garantire controllo pubblico effettivo, trasparenza e coerenza territoriale, elementi che, secondo i rilievi, il progetto della giunta non è in grado di assicurare”.

Rimarcano, quindi, Pulitanò e Arletti: “La creazione di una grande holding regionale, senza chiari meccanismi di controllo democratico, potrebbe generare un soggetto opaco e poco rappresentativo, con evidenti ricadute sulla qualità del servizio e sulla capacità delle comunità locali di incidere sulle scelte gestionali”. E concludono: “Le osservazioni della Corte dei conti rappresentano un richiamo formale e molto netto sulla necessità di operare nel pieno rispetto della legalità”.

I due consiglieri vogliono poi sapere dalla giunta regionale “se sia stato predisposto uno studio di impatto sulla governance attuale di Seta e sugli attuali assetti di Tper, con particolare riferimento ai rischi di eccessiva concentrazione decisionale e ai potenziali conflitti di interesse”.

(Cristian Casali)

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