Tommaso Foti (Fdi-An) ha presentato una interpellanza sulla questione della navigabilità del fiume Po, con uno specifico riferimento al trasporto merci.
L’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) ha redatto, su incarico delle Regioni Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, due studi di fattibilità per rendere il fiume Po navigabile tutto l’anno, che hanno comportato un costo complessivo di 3.000.000 di euro. La realizzazione del progetto potrebbe trasformare il fiume in una vera e propria “autostrada dell’acqua, costituendo una valida alternativa al trasporto su gomma e anche a quello su rotaia”. Foti invita quindi la Giunta a promuovere un confronto con le altre Regioni direttamente coinvolte “per accertare la condivisione del progetto e operare le conseguenti scelte di natura tecnica (a partire dalla soluzione progettuale migliore) ed economica”. Poiché l’Ue prevede la possibilità di erogare contributi a fondo perduto fino al 40% dell’investimento complessivo, mentre il restante fabbisogno potrebbe essere finanziato con il project financing, il consigliere chiede “di promuovere, in accordo con le altre Regioni, una conferenza nazionale sul fiume Po, con il coinvolgimento attivo della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero delle Infrastrutture, al fine di ottenere che la navigabilità del fiume Po diventi una priorità nell’agenda nazionale e europea”.
L’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini,ha detto che vi sono già luoghi istituzionali in cui avviene un costante confronto fra queste e le altre Regioni interessate alla questione. Inoltre, “l’inserimento della navigabilità del Po tra le priorità europee è tema da tempo all’attenzione della Commissione europea, che ha già approvato le linee guida del programma TEN-T, che è il principale strumento chiamato a dare attuazione allo sviluppo delle Reti transeuropee di trasporto”. All’interno di questo programma, vi è l’intero sistema idroviario padano-veneto, ovvero il tracciato che si sviluppa intorno all’asta principale del fiume Po da parte della “Core Network”, costituita da 9 corridoi di trasporto ritenuti prioritari dall’Ue. Infine, ha detto l’assessore, la Giunta regionale, approvando il quadro delle infrastrutture prioritarie per l’Emilia-Romagna nell’ambito del Piano Infrastrutture strategiche, “ha già dettagliato anche gli interventi per promuovere la navigabilità del Po, sviluppando il trasporto delle merci, e intende esplorare fino in fondo la possibilità di sviluppare questa infrastruttura naturale in tutte le sue potenzialità”.
Per Foti, in replica, “è un fatto positivo che l’assessore, con le dovute precauzioni, abbia posto l’esigenza di forti investimenti di livello statale ed europeo. È indispensabile trovare una soluzione condivisa dalle Regioni interessate, dal Governo nazionale e dall’Europa per sfruttare al meglio questa autostrada dell’acqua e ricavarne grandi vantaggi economici ed ambientali”.
(rg)