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Trasporti. Gibertoni (Misto) chiede trasparenza sull’abbonamento “Grande”

Per la consigliera il servizio promosso dalla Giunta per il casa-scuola relativo agli under 14 ha delle criticità che vanno risolte

Qual è il bilancio degli abbonamenti e dei costi di Grande”, l’abbonamento gratuito ai mezzi pubblici per il percorso casa-scuola previsto dalla Regione Emilia-Romagna per gli under 14? Quanto costerebbe seguire le orme della Regione Lombardia che ha promosso abbonamenti per i giovani più “elastici”? A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), che rileva come l’iniziativa della Giunta abbia dimostrato numerose criticità, specie per le famiglie che non vivono nei centri urbani. Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla Giunta “se non ritenga opportuno fornire i dati precisi sull’utilizzo effettivo degli abbonamenti gratuiti forniti nell’ambito dell’iniziativa denominata “Grande”, cosa perfettamente possibile dato che, come previsto anche dalla deliberazione di Giunta regionale n. 1038, del 3 agosto 2020, recante “Gratuità del trasporto pubblico locale under 14: criteri, modalità organizzative e modi d’uso”, è “ obbligatorio validare, ad ogni salita e cambio mezzo, l’abbonamento annuale gratuito” e quali siano i dati delle richieste effettuate di abbonamento gratuito, sempre nell’ambito dell’iniziativa denominata “Grande”, in ambito extraurbano”. Giulia Gibertoni vuole anche informazioni relativamente a “quali sarebbero stati i costi per replicare, sul territorio della Regione Emilia-Romagna, la stessa iniziativa della Regione Lombardia, che ha previsto per i bambini fino a 15 anni la gratuità sui mezzi di trasporto pubblici senza necessità di scegliere una tratta specifica, senza dover scegliere il mezzo di trasporto (treno o bus), senza alcun vincolo riguardo alla tratta casa-scuola e con compilazione di un semplice foglio in stazione per usufruirne”. La consigliera, infine, domanda se la Regione “non ritenga opportuno cominciare a pensare a un modello di sviluppo che veda finalmente le nostre città libere dalle auto private e che sia centrato sul trasporto pubblico, cominciando ad incentivare la scelta di quelle famiglie che rinunciano volontariamente al possesso di un’automobile”. “

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