La Lega interroga la giunta per conoscere le ragioni che hanno determinato la previsione di un costo di 37 euro per ogni mezzo pesante sottratto alla circolazione stradale, nella prossima programmazione regionale 2023/2025 per gli incentivi al trasporto ferroviario e fluviale delle merci.
Con l’atto ispettivo la Lega chiede inoltre “quali sono le misure dirette ad incidere sui costi in maniera così significativa, quali azioni intende adottare la giunta per migliorare l’accesso e la partecipazione da parte delle imprese di trasporti interessate al nuovo bando di incentivi, affinché le risorse previste vengano utilizzate in maniera completa, e infine quante sono le risorse non assegnate rispetto alla programmazione 2020/22, a causa della mancanza di richieste da parte delle imprese potenzialmente interessate”.
“Come riportato nelle linee strategiche per il settore trasporti -ha evidenziato la Lega- la Regione Emilia-Romagna intende emanare una nuova legge, con la previsione di uno stanziamento di 9 milioni di euro per il triennio 2023/2025, finalizzato a spostare 243.500 mezzi pesanti su via ferroviaria, pari a complessive 6.800.000 tonnellate di merci. A ben vedere, il nuovo importo previsto (tre volte quello stanziato per il triennio 2020/2022), coincide con un costo finale di 37 euro per ogni mezzo pesante sottratto alla circolazione stradale, con un aumento quindi di 19 euro (aumento percentuale di oltre il 100%) rispetto al costo finale previsto dalla legge regionale 30/2019”.
L’interrogazione è firmata da: Michele Facci, Simone Pelloni, Gabriele Delmonte, Emiliano Occhi, Massimiliano Pompignoli, Matto Rancan, Fabio Rainieri.
(Lucia Paci)