Infrastrutture e trasporti

Lega nord: Sicurezza sui treni, servono videosorveglianza e più agenti Polfer

In una risoluzione, primo firmatario Delmonte, si sollecitano provvedimenti sull’esempio di metropolitane e aeroporti

stazione sotterranea Bologna

Dotare i treni che percorrono le tratte più insicure di un sistema di videosorveglianza, in accordo con le imprese ferroviarie e con tutti gli stakeholder del trasporto ferroviario, e prevedere altri strumenti, come l’aumento di personale della polizia ferroviaria sui vagoni, per contrastare in modo serio e concreto i fenomeni di delinquenza, garantendo così la sicurezza dei passeggeri e del personale viaggiante.

Gabriele Delmonte
Gabriele Delmonte (Lega Nord)

E’ questo l’impegno che i consiglieri del gruppo Lega nord chiedono alla Giunta regionale in una risoluzione, di cui è primo firmatario Gabriele Delmonte, dove si denuncia che la situazione sicurezza sulle linee ferroviarie della regione “è purtroppo sempre più critica”, con “numerosi casi di disordini provocati da persone malintenzionate”.

“E’ notizia di pochi giorni fa – scrivono i consiglieri – che una ragazzina, trovatasi sola nell’ultimo vagone del convoglio con altri due individui, sarebbe stata aggredita e violentata proprio da questi ultimi, su una tratta del milanese”.

Nell’ottobre 2016, – aggiungono – Trenitalia ha avviato una prima installazione di sistemi di sicurezza e sorveglianza “live” monitorati in diretta dalle Forze dell’Ordine su tutti i convogli di tipo Jazz e Taf (treni ad alta frequentazione) di Toscana, Lazio, Marche, Piemonte, Sicilia, Campania, Umbria, Abruzzo, Veneto e Trentino e anche la Regione Lombardia si è attivata con un accordo tra Polfer e Trenord per rendere più sicuri i treni lombardi: la convenzione prevede un’intensificazione delle pattuglie della polizia ferroviaria sui convogli considerati a rischio e l’introduzione di carrozze “safe and quiet”, vale a dire vagoni muniti di pulsanti d’emergenza collegati direttamente con la cabina del macchinista e di telecamere di sorveglianza.

“E’ logico pensare – concludono Delmonte e colleghi – che ci troviamo di fronte a una sorta di responsabilità oggettiva da parte di chi accoglie i viaggiatori nelle stazioni (Rfi) o sui treni (le imprese ferroviarie)” e “già in altri sistemi di trasporto sono presenti telecamere di videosorveglianza, come sulle metropolitane e sugli aeroplani”.

Oltre a Delmonte, hanno sottoscritto la risoluzione: Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Matteo Rancan, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Massimiliano Pompignoli, Andrea Liverani e Marco Pettazzoni.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili n line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Antonella Celletti)

 

 

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