Garantire la funzionalità della stazione delle corriere di Pavullo e delle corse da e per Pavullo.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Stefano Bargi (Lega) che ricorda come “dal maggio 2023, la stazione e l’ex deposito delle corriere di Pavullo, situati presso i garage del palazzo Domus, hanno un nuovo proprietario, questa volta privato, e il 31 dicembre 2023 sarebbe scaduto l’accordo per lasciare l’utilizzo dell’area a SETA (Società Emiliana Trasporti Autofiloviari): allo stato attuale, di proprietà pubblica non rimarrebbero che le due corsie scoperte che sfociano su via Marchiani, da sole assolutamente insufficienti a garantire il servizio, e questo motivo ha destato forti preoccupazioni tra i cittadini interessati”.
Bargi sottolinea come “il Comune di Pavullo avrebbe intrapreso colloqui con aMo (Agenzia per la mobilità di Modena) ipotizzando alcune ipotesi di spostamento e realizzazione di un nuovo terminal, per il quale sarebbero necessarie importanti risorse: ricordo come quello assicurato dalla stazione delle corriere di Pavullo è un servizio che riguarda gli spostamenti in tutto l’appennino modenese e ad oggi non si hanno ancora garanzie per la sua continuazione nel 2024”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali siano le intenzioni di aMo e di SETA riguardo l’attuale stazione delle corriere di Pavullo e quali iniziative intenda adottare per garantire anche nel 2024 le corse in partenza o con destinazione Pavullo, salvaguardando un servizio estremamente utile per tutti gli utenti dell’appennino modenese”.
(Luca Molinari)