Infrastrutture e trasporti

Ok da Aula a indirizzi per il trasporto pubblico regionale nel triennio 2021-2023

Riorganizzazione dei servizi, politiche di armonizzazione e integrazione tariffaria, digitalizzazione, migliore accesso ai servizi e maggiori investimenti coordinati da una holding regionale che gestirà le gare di affidamento: questi i cardini dell’atto di indirizzo approvato oggi dall’Assemblea legislativa

Grande attenzione agli obiettivi indicati nel Patto per il Lavoro e il Clima con l’obiettivo della neutralità climatica per il 2050 e un’economia maggiormente sostenibile anche dal punto di vista sociale, ma anche grande flessibilità come imposto dall’emergenza Covid in questi anni. Su questi cardini si incentrano gli indirizzi per il prossimo triennio in ambito di trasporto pubblico approvati oggi dall’Aula di Viale Aldo Moro.

Nei risvolti pratici, il documento presentato dall’Assessorato mobilità e trasporti, infrastrutture, turismo e commercio declina tre chiare linee di sviluppo: transizione ecologica, trasformazione digitale e integrazione dell’offerta complessiva del trasporto pubblico.

L’integrazione dei servizi passerà obbligatoriamente per una migliore compenetrazione tra trasporto su ferro e gomma a cui si andrà ad aggiungere, in ambito urbano, la mobilità “dolce”. Per ciò che riguarda le risorse a disposizione, la Regione chiede un riconoscimento dell’indicizzazione del Fondo Nazionale Trasporti, dal momento che le richieste che pervengono dal settore sono un onere che deve essere affrontato in maniera collegiale da tutte le Regioni, come testimoniato dalle sollecitazioni per rendere strutturali le risorse stanziate nei vari decreti contro la diffusione del Coronavirus in forza delle mutate esigenze di contesto. Sempre in tema di risorse, da segnalare poi gli investimenti per oltre 240 milioni sulle ferrovie regionali, mentre il potenziamento della ferrovia Ravenna-Rimini e Bologna-Prato saranno disciplinati da uno specifico protocollo d’intesa con le ferrovie nazionali. Sempre sul trasporto su ferro, va poi segnalato un ulteriore protocollo d’intesa con RFI per lo sviluppo dell’intermodalità delle stazioni ferroviarie, che ha per obiettivo quello di aumentare l’accessibilità e l’attrattività delle stazioni, per meglio gestire l’integrazione tra trasporto su ferro e gomma. Di grande rilievo, infine, l’ingente investimento destinato al rinnovo del parco autobus: 438 milioni di euro fino al 2033, che si tradurranno in 1.600 nuovi mezzi meno inquinanti dell’attuale flotta circolante.

Particolarmente importanti le politiche di armonizzazione e integrazione tariffaria: fra le numerose azioni già messe in campo, si andranno ad aggiungere i temi della digitalizzazione e dell’accesso ai servizi, con l’esigenza di inserire tutte queste istanze in un unico ambiente digitale che fornisca informazioni integrate per la mobilità pubblica e privata e che sia anche in grado di emettere titoli di viaggio e possa contestualmente gestire anche il posteggio e il pagamento della sosta per il mezzo privato.

Il Partito Democratico ha lodato le linee guida presentate e si è detto favorevole, come chiesto dalle minoranze, all’audizione in Commissione Territorio, Mobilità e Ambiente delle aziende che gestiscono il trasporto pubblico in regione per capire in dettaglio problematiche e prospettive. Sul merito delle linee guida, poi, tre sono gli aspetti di particolare positività per il partito di maggioranza relativa. In primis è assolutamente apprezzabile il rilancio delle Agenzie per la mobilità su base provinciale per definire la migliore organizzazione per il trasporto pubblico locale. Secondo punto sottolineato, è la valorizzazione del rapporto tra soggetti pubblici e privati in ottica sinergica di sistema realmente virtuoso. Sul capitolo degli investimenti, infine, sono stati salutati con particolare favore quelli su ferro, che si accompagnano a importanti interventi per risolvere le interferenze tra infrastrutture ferroviarie e quelle viarie tradizionali.

Europa Verde, dichiarandosi a favore del documento programmatico presentato, ha sottolineato l’importanza di rendere le attuali piattaforme digitali per la gestione e l’utilizzo dei servizi ancora più integrate e di facile utilizzo. A fronte dei fondi per gli autobus su gomma, Europa Verde paventa che la sostituzione del parco mezzi circolante possa avvenire con mezzi diesel, che, sebbene di ultima generazione, sono decisamente più inquinanti di quelli elettrici già utilizzati in numerose realtà nazionali ed europee.

Di tenore differente gli interventi delle opposizioni che si incentrano in particolar modo sulla sicurezza sanitaria del trasporto in tempo di pandemia.

Fratelli d’Italia ha definito le linee di indirizzo presentate come insufficienti e inefficaci anche e soprattutto in tempo di Covid. Soprattutto con la ripartenza delle scuole c’è quindi una forte preoccupazione sulla reale capienza dei mezzi e in generale si criticano le norme che non prevedono alcuna azione di sicurezza attiva per i fruitori. Scarsa, poi, l’integrazione con taxi e noleggi con conducente mentre confuse sono le politiche tariffarie. Un ultimo cenno critico viene poi riservato alla mobilità ciclabile: “è una pia illusione, perché quando si va a parcheggiare una bicicletta vicino a una stazione ferroviaria si ha quasi la certezza del furto del mezzo”.

La Lega ha manifestato la sua delusione per i dati su cui si basano le linee guida che si riferiscono al 2019 e non testimoniano un reale controllo dei processi presentati. Per il Carroccio “non si vedono nel documento le trasformazioni strutturali necessarie per garantire la necessaria sicurezza sanitaria per gli utenti, che non può essere compensata dai vantaggi tariffari introdotti”. Proprio sulle tariffe la Lega lancia poi l’allarme su facilitazioni che, così come sono concepite, non garantiscono la gratuità per tutti gli utenti, soprattutto per quelli che provengono dalle zone appenniniche.

(Luca Boccaletti)

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