I disagi ai pendolari della Val d’Arda, nel piacentino, causati dall’entrata in vigore, nel dicembre scorso, del nuovo orario ferroviario, sono al centro di un’interrogazione presentata in Regione da Giancarlo Tagliaferri (Fdi), primo firmatario, e Matteo Rancan (Ln), preoccupati per una situazione già resa difficile dalla chiusura della biglietteria della stazione di Fiorenzuola d’Arda.
Il 4 ottobre scorso – ricordano i due consiglieri – si è tenuto un tavolo presso l’assessorato alla Mobilità e trasporti (alla presenza dell’assessore Donini, del sindaco di Fiorenzuola, dei consiglieri regionali piacentini, dell’Associazione dei pendolari della Val d’Arda e delle rappresentanze aziendali di Trenitalia e Trenord) a seguito del quale la Regione ha assunto l’impegno di intervenire finanziariamente per coprire le spese derivanti dalla riapertura del servizio di biglietteria presso la stazione ferroviaria di Fiorenzuola d’Arda e le due aziende ferroviarie si sono impegnate a valutare una possibile revisione degli orari dei treni in transito nella zona e i collegamenti con quelli che vanno a Milano e verso la costa adiatrica. A distanza di tre mesi, però, – evidenziano i due esponenti politici piacentini – nulla è stato fatto.
Di qui l’iniziativa di Tagliaferri e Rancan, che chiedono alla Giunta regionale “se intenda mantenere, e in quali tempi, gli impegni assunti in merito alla riapertura della biglietteria nella stazione di Fiorenzuola d’Arda; se e quali iniziative siano state assunte per modificare gli orari e le percorrenze in vista dell’adozione dell’orario ferroviario estivo; infine, se intenda convocare un ulteriore tavolo sulle questioni richiamate”.
(Luca Govoni)