L’aeroporto “Luigi Ridolfi” di Forlì potrebbe essere utilizzato come “seconda pista” dello scalo aeroportuale bolognese, che nel 2016, secondo quanto emerso in un convegno promosso da Confcommercio Ravenna, svoltosi il 2 marzo scorso, “ha registrato più di 7.680.000 passeggeri, sfiorando i livelli di saturazione e facendo emergere la necessità di trovare un’alternativa concreta che garantisca una gestione ottimale delle tratte aeree”.
Lo scrive Massimiliano Pompignoli (Lega nord) in un’interpellanza dove riporta questa “soluzione” auspicata sia da Federalberghi che da Confcommercio Ravenna.
“Il Ridolfi, per le sue caratteristiche infrastrutturali e tecnologiche e potendo disporre di una rapida operatività, potrebbe accogliere – segnala il consigliere – parte del traffico passeggeri che circola su Bologna senza l’impiego di ulteriori risorse o investimenti”.
Pompignoli chiede quindi alla Giunta se condivida l’ipotesi di utilizzare lo scalo forlivese come “seconda pista” di Bologna e se, in quest’ ottica, non ritenga opportuno sollecitare Enac perché revochi il mandato di gestione dell’aeroporto a Robert Halcombe, accelerando i tempi di indizione di un nuovo bando.
“Lo scalo di Forlì – ricorda l’esponente della Lega – ha infatti cessato l’attività commerciale il 16 maggio 2013, in seguito al fallimento della vecchia società di gestione. Nel giugno 2015 il nuovo bando di gara per la gestione trentennale, è stato vinto da ‘Air Romagna’ che, tuttavia, non ha ancora provveduto a presentare il piano industriale, commerciale e occupazionale per la sua riapertura”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)
(Antonella Celletti)