Sono 420 milioni i fondi destinati al settore trasporti che la Regione stanzierà per il 2017. Di questi, 51,3 serviranno per il trasporto pubblico locale (Tpl) sia autofiloviario che ferroviario, 12 milioni in più rispetto al 2016.
L’intervento, messo nero su bianco all’interno del progetto di legge per il bilancio di previsione 2017-2019, è stata illustrato oggi durante la seduta della commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini, e permetterà, tra le altre cose, di garantire la copertura delle agevolazioni tariffarie e l’acquisto di nuovo materiale ferroviario. Proprio per quanto riguarda il trasporto di merci su rotaie, la Regione ha messo in previsione uno stanziamento di 400mila euro che servirà per implementarlo. Altri 700mila euro sono stati assicurati per gli interventi riguardanti la navigazione interna. Infine, 250mila euro, 100mila in più rispetto al 2016, sono le risorse destinate all’Osservatorio per la sicurezza stradale.
Dei 420 milioni destinati ai trasporti, ben 370 provengono dal Fondo nazionale del trasporto pubblico, la totalità delle risorse messe a disposizione dallo Stato per l’Emilia-Romagna. Questo per quanto riguarda le risorse destinate alla spesa corrente. Per quanto concerne gli investimenti che la Regione ha intenzione di effettuare, la proposta verrà spedita a breve al Ministero per ottenere 240 milioni dal Fondo per lo sviluppo e la coesione. Con le risorse statali la Regione interverrà sia nel settore stradale, con azioni locali e regionali anche per le piste ciclabili e le ciclovie, che in quello ferroviario, dove sono stati previsti 22,2 milioni di euro per l’interramento della linea Bologna-Portomaggiore oltre a quattro milioni per interventi di manutenzione straordinaria, che nella sicurezza ferroviaria. Infine 22,6 milioni di euro serviranno per rinnovare il materiale del trasporto pubblico locale con l’acquisto di nuovi mezzi. Nel settore stradale sono compresi anche i 142,9 milioni di euro che saranno inseriti nel prossimo aggiornamento del contratto di programma quinquennale con Anas.
Saranno invece oltre quattro i milioni di euro che nel triennio 2017-2019 la Regione stanzierà per il settore programmazione territoriale e riqualificazione urbana. Nel dettaglio: seguendo le indicazioni arrivate dalla proposta di legge urbanistica, la Regione stanzierà 1,5 milioni di euro sia per il 2017 che per il 2018, 865mila per il 2019. Con queste risorse verranno finanziate le attività di promozione e lo sviluppo dei programmi di riqualificazione urbana, oltre alla pianificazione territoriale e urbanistica orientate verso l’azzeramento del consumo di suolo e alla rigenerazione. Per quanto riguarda invece gli invstimenti, nel triennio 2017-2019 la Regione stanzierà 2,6 milioni di euro per dare continuità ai programmi di riqualificazione urbana e per la creazione e la gestione del SiedEr, il sistema integrato per l’edilizia in Emilia-Romagna.
Pronto, infine, il rilancio dell’aeroporto di Parma. Per il triennio 2017-2019 la Regione stanzierà 12 milioni di euro per favorire il trasporto aereo delle merci e riaffermare il ruolo centrale dello scalo. Gli investimenti sono stati suddivisi in tre trance: due milioni di euro per il 2017, cinque per il 2018, altri cinque nel 2019.
Durante la seduta Gian Luca Sassi, consigliere del Movimento 5 stelle ha sollevato dubbi per quanto riguarda la voce relativa all’Agenzia unica regionale di trasporto locale. Non solo: le perplessità del pentastellato riguardano anche governance, contrattualistica e la “duplice” presidenza. I tecnici, nel confermare una governance al 100 per cento di competenza della Regione, che ha già acquisito le quote delle singole Province, specificano che la tipologia di contratto confluirà in un’unica fattispecie auto-ferro-tranvieri. Anche la scelta del doppio presidente onorario (che dunque non percepisce nulla), nasce dall’esigenza di concretizzare e semplificare tutte le attività. Per quanto riguarda il trasporto locale, Sassi rimane molto critico sul punto che riguarda la sanzione derivante dalla mancata doppia timbratura sui mezzi pubblici. “I cittadini vengono multati per fini statistici, non mi sembra corretto” sottolinea il pentastellato. La risposta che la sanzione prevista da 6 euro scenderà a 3 euro se pagata immediatamente (o entro 5 giorni) e che la validazione risulta fondamentale soprattutto come forma di contrasto all’evasione, utile per la pianificazione dei servizi, e per il controllo sociale, non soddisfa però il consigliere. “La trovo un’assurdità” rimarca Sassi. “Inoltre si tratta di un disagio per chi possiede ancora un abbonamento cartaceo ed è costretto ugualmente a timbrarlo più volte, riducendolo a carta straccia” sottolinea. I nuovi biglietti elettronici comprenderanno treno e autobus, facilitando la ripartizione di risorse.
(Francesca Mezzadri/ Andrea Perini)