Il Po navigabile? Ora l’obiettivo è più vicino visto che la ratifica dell’intesa interregionale ha ottenuto il bollino verde anche dall’Assemblea legislativa. Prossimo passo: la ricerca in Unione europea dei 600 milioni di euro preventivati per concretizzare la navigabilità del Grande Fiume. L’accordo interregionale tra Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto e Piemonte, contenuto all’interno di un progetto di legge della giunta, ha visto i voti favorevoli del Partito democratico, Emilia-Romagna Coraggiosa, Forza Italia e Silvia Prodi mentre la Lega, Fratelli d’Italia, il Movimento 5 stelle e gli altri due consiglieri del gruppo misto, Gianluca Sassi e Michele Facci, si sono astenuti. L’accordo servirà a realizzare gli investimenti infrastrutturali necessari a rendere navigabile il Po per lunghi periodi dell’anno.
“E’ un provvedimento importante- ha sottolineato la relatrice Marcella Zappaterra (Pd)- che, grazie al superamento della gestione frammentata tra vari enti e regioni, permetterà di sbloccare gli investimenti”. Per Andrea Galli (Fi) questo pdl è “una boccata d’ossigeno che il Grande fiume non conosceva da anni. Spero che questo progetto possa anche diventare qualcosa di più ampio: può creare lavoro, energia rinnovabile e turismo”. E sulla vocazione turistica è intervenuto Giancarlo Tagliaferri (Fdi): “Il percorso per rendere navigabile il Po e sfruttarlo per il trasporto di merci è insostenibile. Molto meglio puntare sul percorso fluviale turistico ma- sottolinea il consigliere- così non si otterrebbero le risorse europee”. Fabio Callori (Fdi) ha invece affermato: “Il pdl valorizza una risorsa, il fiume Po, ancora non sfruttata. Permangono ancora diversi dubbi sia sulla diversità di norme tra una sponda e l’altra, sia per quanto riguarda la pulizia dell’alveo”. Infine l’assessore Raffaele Donini ha ricordato come l’idrovia del Po sia importante per l’intera Europa ed è per questo che tutti gli investimenti verranno effettuati “con fondi europei”.
(Andrea Perini)