La Regione verifichi quali misure vengono adottate dai gestori di Seta e Tep a tutela dei controllori sui mezzi pubblici, quanti episodi di aggressione, violenza o minaccia sono stati registrati nell’ultimo triennio, distinti per anno, provincia e azienda e in quanti casi sia stato necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Lo chiede Fratelli d’Italia con un’interrogazione a prima firma Giancarlo Tagliaferri e sottoscritta da Priamo Bocchi.
I consiglieri invitano inoltre la Regione a “definire standard minimi uniformi di sicurezza per tutte le aziende del trasporto pubblico locale operanti in Emilia-Romagna, incluse Seta e Tep” e precisare “quali iniziative, intende adottare nei confronti di Tep, pur trattandosi di affidamento in house, per garantire standard di sicurezza omogenei e il pieno rispetto delle tutele del personale addetto ai controlli e dei passeggeri”.
“Si registrano numerose segnalazioni di aggressioni, minacce e tentativi di fuga nei confronti del personale di verifica dei titoli di viaggio dei gestori Seta (affidataria del Tpl nelle province di Piacenza, Reggio Emilia e Modena) e Tep (che gestisce in house il Tpl nella provincia di Parma, quale società partecipata da Comune e Provincia)” hanno precisato i consiglieri aggiungendo che “in diversi casi si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per garantire la sicurezza del personale e dei passeggeri su alcune tratte ferroviarie risultano attivi presidi di sicurezza mentre sulle linee Seta e Tep non risultano sistemi omogenei e standardizzati”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere “in quanti episodi i soggetti responsabili risultavano sprovvisti di titolo di viaggio” e se “l’esecutivo dispone di un monitoraggio sugli episodi di violenza al personale confrontabile con altre regioni italiane”.
Infine: “quali misure preventive e di tutela risultano ad oggi adottate da entrambi i gestori quali videosorveglianza, protocolli, agenti a bordo, pulsanti di allarme, formazione specifica del personale”.
(Lucia Paci)



