“Ripensare l’intero impianto organizzativo del trasporto pubblico locale dell’area metropolitana bolognese affinché l’iniziativa, ampiamente condivisibile nelle sue importanti finalità, dell’abbassamento generalizzato dei limiti di velocità a 30 km orari in ambito urbano sia accompagnata da una attenzione scrupolosa e preventiva sulle sue conseguenze sul trasporto pubblico sia urbano sia suburbano ed extraurbano nell’intera area metropolitana”.
Con questa sollecitazione Giulia Gibertoni (Gruppo Misto), pur appoggiando gli obiettivi che stanno alla base della decisione, mette in guardia dagli impatti che inevitabilmente si avranno sulla velocità commerciale (quella derivante dal tempo necessario per andare da un punto all’altro tenendo conto anche delle relative fermate intermedie, delle condizioni medie del traffico, dei tempi di sosta ai capolinea, nonché, di altre variabili) del trasporto pubblico bolognese.
A fronte della decisione presa dal Comune di Bologna, lo scenario futuro che si prospetta è quindi di “tempi di percorrenza aumentati di circa una volta e mezzo con un abbassamento della stessa velocità commerciale del trasporto pubblico locale” e con possibile conseguente maggior impatto ambientale, poiché saranno presenti un maggior numero di autobus in circolazione per soddisfare la domanda e un conseguente maggior impatto economico per esempio per la necessaria presenza di più personale viaggiante”.
Stante la situazione che si potrà creare, Giulia Gibertoni chiede quindi “se sia stata eseguita un’analisi preventiva su quali ricadute, in particolare sulla gestione economica e sociale, dovrà affrontare il gestore del servizio a seguito dell’entrata a regime di tale iniziativa e sulle possibili contromisure”.
(Luca Boccaletti)