Infrastrutture e trasporti

TRENI. ASSESSORE DONINI IN COMMISSIONE: ENTRO 2020 TUTTA LA RETE IN SICUREZZA CON SCMT

In commissione approvata all’unanimità risoluzione M5s, con emendamenti Pd, che chiede alla Giunta un cronoprogramma definito degli investimenti

Entro il 2020, cioè la fine dell’attuale legislatura, tutta la rete ferroviaria dell’Emilia-Romagna di competenza regionale sarà messa in sicurezza con il sistema Scmt.

La rassicurazione arriva da Raffaele Donini, assessore regionale alle Infrastrutture, che ieri pomeriggio è intervenuto sul tema con una informativa in commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini.

Come spiega l’esponente della Giunta, “abbiamo già la certezza di 21 milioni di euro di investimenti, per cui ci eravamo attivati prima della tragedia in Puglia a inizio estate, ed è esattamente il nostro fabbisogno. Nel caso poi dovessero arrivare ulteriori contributi, non è soltanto il sistema Scmt che possiamo realizzare in termini di sicurezza”.

Per i tecnici dell’assessorato competente “abbiamo scelto il sistema Scmt in tempi non sospetti, perché da quando installato sulle reti Rfi incidenti come quello in Puglia non sono più accaduti: abbiamo scelto di privilegiare le condizioni date certe”. Bisogna poi tenere conto, avvertono, che “in Emilia-Romagna è già stata compiuta l’operazione di attrezzare tutti i treni con apparati a bordo, che costano almeno 300.000 euro l’uno, in grado di comunicare con le centrali a terra”.

Giulia Gibertoni (M5s) si dichiara “contenta di vedere che c’è una data entro cui tutti i 364 chilometri di rete (di competenza regionale, ndr) saranno in sicurezza secondo questo standard” ma chiede di “mettere nero su bianco come sul Prit le indicazioni ricevute oggi”.

Il collega Andrea Bertani (M5s) ha presentato una risoluzione per impegnare la Giunta “a un cronoprogramma delle spese” e ha poi suggerito di “verificare, da qui a fine mandato, se ci sono tecnologie migliori e più economiche rispetto al Scmt”.

Lia Montalti (Pd) è intervenuta per assicurare che il suo gruppo “condivide lo spirito della risoluzione M5s, che mira a dare sempre più qualità al servizio”, proponendo però di inserire alcuni “emendamenti che danno conto di una serie di interventi già fatti”.

Con il via libera del proponente la risoluzione è stata così emendata e approvata poi all’unanimità.

 (Jacopo Frenquellucci)

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