La chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria di San Giovanni in Persiceto, nel bolognese, riduce i servizi di assistenza ai viaggiatori “e mette a rischio la stessa sicurezza dello scalo, peraltro già oggetto di atti vandalici”. E la sua cancellazione potrebbe “comportare la chiusura definitiva della sala d’attesa, con evidenti ulteriori disagi per tutti gli utenti”.
Lo afferma Silvia Piccinini, capogruppo del Movimento 5 stelle, che ha presentato un’interrogazione chiedendo l’intervento della Giunta. Piccinini vuole sapere “se il Comune di San Giovanni in Persiceto abbia manifestato l’interesse a lavorare per garantire la presenza del servizio di biglietteria”. Inoltre, la Regione dica “se intenda operare per garantire, una volta superata l’emergenza sanitaria, l’apertura della sala d’attesa” e se intenda intervenire su Trenitalia-Tper e Rfi per chiedere un confronto con le amministrazioni, i comitati dei pendolari, degli utenti e dei consumatori nonché i sindacati “per trovare soluzioni il più possibile condivise e consapevoli”.
La consigliera ritiene necessario assicurare il servizio nella stazione, “l’unica in regione lungo la linea per Poggio Rusco-Verona-Brennero, oltre ovviamente a quella di Bologna Centrale, nella quale questo era ancora attivo fino al 31 dicembre 2021”. In passato, conclude Piccinini, la Regione aveva sostenuto i Comuni che avevano contrastato le chiusure, come, ad esempio, Lugo, Fiorenzuola e Borgo Val di Taro.
(Gianfranco Salvatori)