“Indire subito una nuova gara la più ampia e aperta possibile, con un affidamento per 10 anni al massimo, non più a lotto unico, ma per lotti omogenei e contendibili, mantenendo ferme tutte le garanzie occupazionali, di ammodernamento del servizio e di gestione all’altezza degli obiettivi e, soprattutto, nel pieno rispetto delle esigenze degli utenti”. Giulia Gibertoni (M5s) interviene, attraverso una risoluzione presentata all’Assemblea legislativa, sull’assegnazione del servizio ferroviario in Emilia-Romagna.
“Alla prima gara d’appalto- si legge nel documento- hanno partecipato, costituendo un raggruppamento temporaneo d’imprese e presentando un’unica offerta, Trenitalia e Tper, chiedendo un aumento sulla base d’asta tra il 7% e il 10% per i servizi su ferro, e di circa il 24% per i servizi sostitutivi su gomma, tra l’altro da sub-affidare a Busitalia. Oltre a ciò, in questa offerta sarebbe stata inserita la clausola per cui il corrispettivo risulterebbe al netto delle penali previste per i disservizi che potrebbero verificarsi in corso d’esercizio”.
La consigliera rimarca che “essendo l’unica offerta presentata, l’agenzia appaltante, come da normativa vigente, può avviare una procedura negoziale diretta con gli unici offerenti e con le società accreditate in fase di preselezione”. Gibertoni tratteggia i possibili scenari: “Alla luce dei tagli cui dovrà sottostare la Regione, presenti nella legge di stabilità, non sono disponibili risorse per poter fronteggiare richieste da parte dei futuri affidatari del servizio. Il limite dei 153 milioni di euro l’anno, il miglioramento del servizio, il rinnovo di tutti i treni, il mantenimento del carico occupazionale sono condizioni che non possono venir meno anche in caso di affidamento diretto”.
(cr)