
“Arginare, supportando gli enti locali interessati, l’eccezionale fenomeno delle alghe nell’Adriatico, che limita la fruibilità di alcuni tratti della riviera romagnola, e quindi incide negativamente sull’ambiente e sul turismo”. A chiedere l’intervento del governo regionale, con un’interrogazione, è il sovranista Michele Facci.
L’esponente del Movimento nazionale per la sovranità (gruppo misto) rileva che “da alcune settimane le coste della riviera romagnola sono letteralmente invase da alghe, che in alcuni tratti hanno trasformato l’acqua in una sorta di tappeto verde, che ostacola se non addirittura impedisce l’immersione in mare da parte dei frequentatori delle spiagge”. Le zone più colpite, spiega il consigliere, “risultano quelle che vanno dal litorale di Marina Romea, nel ravennate, alle coste di Cesenatico, nella provincia di Forlì-Cesena, con una formazione discontinua, a ‘macchia di leopardo’”. Nonostante, evidenzia il politico, “la dichiarata innocuità di questi microrganismi rispetto alla salute dell’uomo, l’impatto della loro diffusione sulla stagione balneare in corso è assolutamente negativa: compromette la frequentazione di alcuni lidi della riviera da parte dei turisti”. Facci sottolinea, infine, che “i gestori degli stabilimenti balneari hanno messo in atto programmi straordinari di pulizia delle spiagge”.
(Cristian Casali)