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Respinta risoluzione Lega su nuova seggiovia al Corno alle Scale

La maggioranza, nel sottolineare che l’atto del Carroccio è datato, rileva comunque che l’amministrazione regionale vuole proseguire con il progetto

“Finanziare il nuovo impianto nella stazione sciistica bolognese del Corno alle Scale, anche per consentire il collegamento tra il versante emiliano e quello toscano”.

A chiederlo, con una risoluzione rivolta al governo regionale e discussa in commissione Politiche economiche, è la Lega. Atto, però, respinto dalla stessa commissione.

La Lega spiega che l’opera, collegata alla promozione degli impianti sciistici della montagna tosco-emiliana, “andrebbe a sostituire le due seggiovie attualmente esistenti: l’obiettivo del progetto è la sostituzione di un impianto di risalita esistente con un impianto tecnologicamente più avanzato e l’eliminazione di una sciovia”.

Da Emilia-Romagna Coraggiosa, che non ha partecipato al voto, è stato chiesto di ritirare l’atto, “in quanto non più attuale, risale a oltre un anno fa, ed è superato dai fatti”. Dallo stesso partito è quindi stata sollecitata la Lega a ripensare alla risoluzione “prevedendo anche un momento di confronto con la maggioranza”. ER Coraggiosa, nel rilevare che c’è già uno stanziamento da 5,5 milioni di euro (con una parte di risorse regionali), riferisce che “l’amministrazione regionale vuole proseguire con il progetto”, ma chiede, visto anche i ricorsi presentati sulle procedure amministrative collegate al progetto (per l’assenza di una valutazione d’impatto ambientale), di “esaminare con attenzione la destinazione di queste risorse”.

Sulla stessa linea il Partito democratico (che ha optato per un voto di astensione), “visto che l’intenzione della Regione è confermare gli impegni presi sul tema; se vogliamo lavorare assieme su questo argomento, la risoluzione va ritirata”.

Richieste, però, respinte dalla Lega.

Infine, per il Movimento 5 stelle (che ha optato per il voto contrario), è “necessario, nel nostro Appennino, valorizzare quegli impianti che possono essere utilizzati sia d’inverno sia d’estate (per lo sci d’erba, ad esempio), più sostenibili”. Spiegando, infatti, che “le precipitazioni nevose, anche in montagna, sono sempre più rare”.

Dalla presidenza della commissione si è ribadito che occorre attendere gli esiti dei ricorsi.

(Cristian Casali)

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