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Turismo. Canone demaniale. Pd chiede nuova sanatoria per gestori e azzeramento canoni di mercato

Rossi e colleghi chiedono “che i procedimenti giudiziari o amministrativi pendenti (alla data del 31 dicembre 2019) siano definiti con pagamento ridotto, con la sospensione di ogni tipo di procedimento amministrativo e quindi di ogni procedura di riscossione coattiva”

Con una risoluzione rivolta all’Assemblea è il gruppo del Partito democratico (prima firmataria dell’atto Nadia Rossi) a chiedere alla Giunta regionale di “sostenere, nelle sedi opportune, la proposta di una ulteriore sanatoria e l’azzeramento dei canoni di mercato (attraverso modifiche alla normativa in materia)”. L’atto è sottoscritto anche da Roberta Mori, Matteo Daffadà, Marco Fabbri, Luca Sabattini, Massimo Bulbi e Andrea Costa. Con la rideterminazione dei canoni per le concessioni rilasciate o rinnovate con finalità turistico-ricreative, spiegano i consiglieri, “è stato introdotto per le cosiddette pertinenze demaniali (i beni statali) un canone commisurato ai valori di mercato”. Si è quindi determinato, proseguono, “un aumento considerevole dei canoni demaniali marittimi, passati in alcuni casi da poche migliaia di euro a oltre 100mila euro”. Per questo, rilevano i dem, “numerosi concessionari hanno impugnato questi atti sia dinanzi ai giudici amministrativi che a quelli ordinari”. Rossi e colleghi spiegano poi che le precedenti sanatorie non hanno prodotto i risultati sperati, rivelandosi “spesso lacunose e di difficile interpretazione”. L’onorevole del Pd Buratti ha recentemente chiesto al Parlamento, rilevano quindi i consiglieri “la definizione del contenzioso con i gestori e quindi l’interruzione dei procedimenti amministrativi e i relativi effetti, avviati dalle amministrazioni competenti, sul rilascio, la sospensione, la revoca o la decadenza della concessione demaniale marittima derivante dal mancato versamento del canone”. Rossi e colleghi, favorevoli a questa iniziativa parlamentare, chiedono quindi “che i procedimenti giudiziari o amministrativi pendenti (alla data del 31 dicembre 2019) siano definiti con pagamento ridotto, con la sospensione di ogni tipo di procedimento amministrativo e quindi di ogni procedura di riscossione coattiva”. Sollecitano anche il “ricalcolo del canone collegato alle concessioni demaniali con finalità turistico-ricreative, da emanarsi entro il 30 settembre 2021”.

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