Imprese lavoro e turismo

TURISMO. ENTI LOCALI, IMPRESE E ASSOCIAZIONI IN ASSEMBLEA ER: “BENE LA RIFORMA, NIENTE LOCALISMI E COLLABORAZIONE PUBBLICO-PRIVATO”

In tanti i portatori di interesse all’udienza conoscitiva in commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, sul progetto di legge “Ordinamento turistico regionale. Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica”

La commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, ha svolto l’udienza conoscitiva degli stakeholder in merito al progetto di legge di iniziativa della Giunta “Ordinamento turistico regionale. Sistema organizzativo e politiche di sostegno alla valorizzazione e promo commercializzazione turistica”, di cui è relatrice Nadia Rossi (Pd), mentre relatore di minoranza è Massimiliano Pompignoli (Ln). Prima di aprire il dibattito, la presidente Serri ha ricordato che l’esame del progetto di legge proseguirà l’iter in commissione per giungere all’approvazione dell’Aula assembleare entro la fine di marzo.

Il disegno di legge, ha spiegato l’assessore al Turismo e commercio, Andrea Corsini, “riforma la governance regionale e l’organizzazione del sistema di promo commercializzazione del turismo, che passa dalla proposta di prodotti d’eccellenza a quella di un intero territorio (le Destinazioni turistiche)”. Tre sono gli aspetti principali della proposta: il rafforzamento del ruolo dei privati nel governo del settore, la valorizzazione del protagonismo dei territori, non più identificati solo da singole eccellenze di prodotto ma dal loro insieme integrato, l’affermazione del fondamentale ruolo di indirizzo strategico e guida politica della Regione. L’obiettivo è di aumentare l’attrattiva e il livello di internazionalizzazione dell’offerta turistica dell’Emilia-Romagna per arrivare a superare in breve tempo il 10% del Pil regionale e il 25% di presenze turistiche tramite un vero e proprio marketing territoriale. L’ambito ottimale delle aree vaste, delineate dalla legge di riordino istituzionale regionale, sarà quello in cui si sperimenteranno le nuove politiche integrate di governance del turismo, che vanno dalla ricettività all’ambiente, dai trasporti al digitale. Verrà infine rafforzato il ruolo di APT, l’azienda regionale per la promozione turistica, per le nuove funzioni di marketing internazionale.

Stefano Bollettinari (Confesercenti Emilia-Romagna) ha espresso apprezzamento per il metodo adottato dalla Giunta nel confronto con gli stakeholder e sui contenuti del disegno di legge, “che coglie appieno i cambiamenti avvenuti nel mercato turistico, in particolare per quanto concerne la valorizzazione della sinergia tra pubblico e privato”.

Attenzione alla sostenibilità ambientale dei progetti di pro commercializzazione e alla valorizzazione di parchi e aree protette in chiave attrattiva per l’eco-turismo è stata evidenziata da Stefano Martini (Legambiente) e Sandro Ceccoli (Federparchi), che hanno sottolineato “l’importanza del turismo verde sia per l’economia di tali territori sia per accrescere la cultura ambientale”.

L’assessore al Turismo di Bologna, Matteo Lepore, ha riaffermato “la disponibilità dell’Amministrazione locale, oggi nella nuova veste di Città Metropolitana, di fungere da porta d’ingresso per i flussi turistici dell’intera regione, mettendo a disposizione dell’intero territorio regionale la rete di rapporti internazionali maturati grazie all’iniziativa turistica ‘Bologna welcome’”.

Per Filippo Donati (Assohotel Confesercenti) occorre “potenziare la digitalizzazione del settore turistico e rivedere le funzioni dell’Osservatorio regionale sul turismo per potenziarne le capacità di analisi della domanda internazionale”.

L’Assessore al Turismo di Ravenna, Massimo Cameliani, ha ricordato come “la vera sfida per superare i campanilismi e i localismi sia lavorare in una logica di offerta turistica integrata all’interno della quale la collaborazione tra pubblico e privato assume forza vincente”.

Alessandro Giorgetti (Federalberghi) ha invitato “a non includere troppi soggetti nelle cabine di regia, al fine di evitare appesantimenti nei meccanismi decisionali”.

Per Mauro Conficoni (Coordinatore rete Gal) l’inserimento dei sei Gal (Gruppi di azione locale) della regione nel nuovo sistema di governance “è una novità importante perché l’azione di marketing territoriale integrato che la Regione intende promuovere è quanto i Gal già fanno per lo sviluppo integrale dell’ambito in cui operano”.

L’assessore al Turismo di Parma, Cristiano Casa, ha proposto di individuare quale area vasta Emilia quella che ricomprende le attuali province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena.

Per Claudio Pasini (Unioncamere), è necessario “rafforzare il ruolo di coordinamento di APT e quello dell’Osservatorio regionale, oltre a definire regole omogenee per le nuove Destinazioni turistiche, al fine di evitare il risorgere di campanilismi”.

Il sindaco di Cesenatico, Roberto Buda, ha sottolineato, quali aspetti legati alle nuove politiche regionali in materia di turismo, “il potenziamento dei trasporti, la riqualificazione urbana e la difesa della costa (arenili, porti, piattaforme per le estrazioni di idrocarburi)”.

Per Lino Giglioli (Circuito Terme) l’attenzione alle reti di prodotto e al ruolo dei privati “è fondamentale per il successo della nuova legge, tanto che soggetti promotori di progetti trasversali risultati vincenti dovrebbero trovare posto nelle cabine di regia delle Destinazioni turistiche”.

Riccardo Solmi (PromAppennino), ricordando le notevoli potenzialità di crescita dell’Appennino, ha invitato “a concentrare al massimo le esperienze di promo commercializzazione, al fine di evitare fallimenti”.

Il sindaco di Cervia, Luca Coffari, ha richiamato “la necessità di allungare la stagione turistica e di rafforzare la logistica, individuando nell’area vasta la dimensione istituzionale ottimale”.

Per Mauro Mambelli (Confcommercio Emilia-Romagna) la novità più rilevante della nuova legge è “considerare il turismo come un’industria e le Destinazioni turistiche alla stregua di distretti industriali, elemento fondamentale per raccogliere la sfida del mercato turistico globale e per concentrare le risorse economiche”.

Elena Torri, sindaco di Lizzano in Belvedere (Bo), ha rilevato come “il turismo possa essere l’autentica salvezza dell’Appennino, fermo restando che un territorio, prima di un’efficace promozione, debba essere tutelato e riqualificato”.

Per Gianluca Rusconi (Confindustria) sono tre gli elementi cui la Regione deve prestare attenzione nella fase applicativa della legge: “La definizione delle aree vaste, le cabine di regia, non più di una per area vasta, e il ruolo dei privati nelle proposte di promo commercializzazione”.

Stefano Giannini, sindaco di Misano (Rn), ha ricordato come “la nostra regione abbia tutte le caratteristiche per un’offerta turistica adeguata a un mercato maturo che chiede non più una semplice vacanza da consumare ma un’esperienza da vivere”.

Per Lanfranco Massari (Confcooperative) le eccellenze del territorio sono “il cuore dell’offerta turistica che la nuova governance regionale e locale dovrà riuscire a valorizzare definendo con attenzione la rete delle Destinazioni turistiche in cui saranno coordinati i servizi di promo commercializzazione”.

La relatrice Nadia Rossi (Pd) ha concluso gli interventi ricordando come “la proposta legislativa colga la sfida del mercato globale mettendo al centro delle politiche di promo commercializzazione turistica i territori e il protagonismo delle comunità locali”.

(lg)

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