Fare il punto sulla legge regionale sui Condhotel.
È il consigliere di Fratelli d’Italia Alberto Ferrero a sollecitare la giunta in tal senso con un’interrogazione in cui sottolinea come sia “doveroso verificare se la norma, risalente a sei anni fa, abbia effettivamente facilitato investimenti e portato alla nascita di Condhotel in numero significativo, con benefici misurabili su qualità dell’offerta, occupazione e destagionalizzazione”.
Ricordando come siano utili “dati annuali, per trasparenza e programmazione, su istanze presentate, autorizzazioni rilasciate, tempi procedimentali, caratteristiche delle strutture e criticità applicative riscontrate dai Comuni”, Ferrero trae il proprio atto ispettivo con una serie di domande specifiche.
Dalla richiesta del numero di istanze per Condhotel pervenute dal 2019 a oggi, con la specifica di “quante risultino autorizzate in istruttoria o respinte con ripartizione per singolo Comune e Provincia”, Alberto Ferrero chiede poi all’esecutivo regionale “se ritenga l’attuale provvedimento una buona legge oppure ne valuti una revisione, indicando quali articoli o passaggi attuativi sarebbero da aggiornare”.
In via più generale, infine, il consigliere auspica la riattivazione del processo di ascolto “coinvolgendo associazioni di categoria, organizzazioni sindacali, Comuni e Soprintendenze, ove pertinenti, per raccogliere proposte puntuali su semplificazione dei procedimenti, standard minimi e limiti alla quota residenziale coerenti con la legislazione nazionale”.
Nel richiedere “con cadenza almeno annuale” uno specifico report con i numeri di istanze, autorizzazioni, tempi medi, camere e unità residenziali e impatti occupazionali”, Alberto Ferrero, nelle more di una eventuale revisione normativa, sollecita l’emanazione di specifiche linee guida “per uniformare l’istruttoria dei Comuni, con un help-desk regionale di supporto tecnico agli enti locali e agli operatori”.
(Luca Boccaletti)



