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Turismo. Lega: apertura anticipata stagione e fondo per sanificazione ambienti

I leghisti chiedono anche di “consentire ai gestori di attività ludiche (sale giochi e similari), balere e locali di intrattenimento, di poter svolgere in sicurezza e con regole chiare la loro attività”

Aprire in anticipo la stagione turistica. Lo chiede in una risoluzione alla Regione, Fabio Bergamini (Lega), primo firmatario, che accoglie l’appello degli operatori del settore – dalle associazioni di categoria ai consorzi, dagli operatori balneari ai gestori di sale di intrattenimento e attività ristorative – che lamentano la scarsa chiarezza normativa e la mancanza di linee guida precise per poter tornare a svolgere in sicurezza il loro lavoro”. La risoluzione è firmata anche dai consiglieri del Carroccio, Stefano Bargi, Emiliano Occhi, Simone Pelloni, Maura Catellani, Michele Facci, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Valentina Stragliati, Gabriele Delmonte, Andrea Liverani, Matteo Montevecchi, Massimiliano Pompignoli e Fabio Rainieri. I consiglieri chiedono, innanzitutto, se sia possibile “favorire forme associate di gestione dei processi di sanificazione degli ambienti per abbattere costi che altrimenti sarebbero insostenibili, favorendo anche la creazione di un elenco regionale di attività certificate”. Sarebbe anche opportuno creare un “fondo apposito per ammortizzare le spese che saranno a carico degli operatori, in un momento in cui – presumibilmente – vi sarà una contrazione significativa degli utili”. Nell’atto si legge anche che sarebbe opportuno chiedere “ai Comuni forme di esenzione dei tributi locali (come la tariffa per l’occupazione del suolo pubblico, la Cosap, le imposte sulla pubblicità e le insegne delle attività economiche) prevedendo possibili trasferimenti straordinari agli enti locali stessi, e concedere l’occupazione di parte del suolo pubblico ai gestori delle attività economiche e ristorative”. I leghisti avanzano poi nell’atto la richiesta di Federalbeghi e Assohotel di “tutelare, in fatto di responsabilità civile, i gestori, i proprietari e i lavoratori delle strutture, su possibili clienti positivi al virus”. “Il timore del mondo del pubblico spettacolo è, invece, – continuano i consiglieri, – quello che sia impossibile dare vita a una serie di eventi per via della difficoltà nel gestire distanze sociali e misure di sicurezza”. Le proposte avanzate quindi sono: fornire “una forma di sostegno economico per l’impiego degli steward all’interno dei vari stabilimenti balneari per garantire il rispetto del distanziamento sociale nelle spiagge” e “consentire ai gestori di attività ludiche (sale giochi e similari), balere e locali di intrattenimento, di poter svolgere con regole chiare la loro attività – precisando idonei orari da rispettare e quant’altro”. Gli esponenti del Carroccio, infine, sottolineano come “le attività turistiche della Costa Adriatica invochino da anni un intervento per risolvere il problema delle mareggiate e degli eventi atmosferici estremi, che causano la progressiva erosione delle spiagge e danni agli stabilimenti balneari” e chiedono di “provvedere allo stanziamento di risorse adeguate per il ‘ripascimento’ delle spiagge e per avviare la sperimentazione delle ‘barriere soffolte’ della Costa Adriatica già messe a dura prova”. “

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