Imprese lavoro e turismo

Turismo. Nasce Destinazione Romagna, approvato lo Statuto in Commissione Economia

Sensoli (M5s): “Il rischio è quello di privilegiare le aree turistiche già consolidate”. Pompignoli (Ln): “Noi oggi votiamo una cornice ma il contenuto lo vedremo solo in corso d’opera”. Serri (Pd): “Tassello importante per la nostra economia”

spiagge romagna

Quattro province, 42 Comuni, cinque Unioni di Comuni che rappresentano in tutto 38 enti locali: ecco Destinazione Turistica Romagna, la nuova area turistica istituita dalla Giunta regionale su proposta delle province di Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini. Il suo Statuto, che la rende ente pubblico di personalità giuridica con una sua autonomia anche amministrativa e finanziaria, è stato approvato oggi (astenuti Movimento 5 stelle e Lega Nord) in Commissione Politiche economiche presieduta da Luciana Serri. Destinazione turistica è solo il primo passo di un percorso previsto dalla legge regionale sul turismo che “darà una svolta notevole al nostro territorio”, introduce l’assessore al turismo e commercio, Andrea Corsini, che sottolinea come la proposta coinvolga un gran numero di Comuni, anche quelli con una vocazione turistica più debole di altri. “Non solo,” aggiunge l’assessore, “nello Statuto è specificato che le realtà interessate potranno aderire anche successivamente”.

Raffaella Sensoli (M5s) solleva alcuni dubbi. “Il rischio è quello di privilegiare le aree turistiche già consolidate invece di promuovere altre che ne avrebbero più bisogno”. La consigliera esprime le sue perplessità anche sulle quote di partecipazione: “Bisognerebbe definire criteri di proporzionalità che mettano in luce i territori meno forti turisticamente”. Aggiunge Sensoli: “Penso anche che dare peso elettorale, come si legge nello Statuto, ai presidenti delle province non sarebbe molto corretto visto che alcuni sono anche sindaci delle località in questione”. L’assessore non mette però in discussione lo Statuto visto che “i Comuni hanno scelto liberamente di aderirvi”, e chiarisce che i criteri per valorizzare le destinazioni turistiche meno forti potranno essere definiti anche più avanti.

Solleva qualche dubbio sul fatto che Destinazione Turistica Romagna possa andare a pregiudicare alcune realtà a scapito di altre, anche Massimiliano Pompignoli (Ln). Il consigliere pone anche l’accento su alcuni punti dello Statuto, in particolare sulle quote associative da pagare e sulla durata “illimitata” dell’ente. Aggiunge inoltre: “Sono d’accordo sulla valorizzazione del brand Emilia-Romagna ma bisogna far riferimento anche al nostro territorio, ai problemi di circolazione e delle infrastrutture. Noi oggi votiamo una cornice ma il contenuto lo vedremo solo in corso d’opera”.

Soddisfatta invece la presidente della Commissione, Luciana Serri (Pd): “Si tratta di un tassello importante per l’economia turistica del nostro territorio”. Al più presto verrano istituite altre due aree: Destinazione Città metropolitana di Bologna che comprenderà anche Modena e Destinazione Emilia con Piacenza, Parma e Reggio-Emilia.

(Francesca Mezzadri)

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