Operare affinchè le riaperture delle località turistiche “non avvengano a macchia di leopardo o mediante canali preferenziali che creerebbero disparità di trattamento favorendo determinate località” ma anche sollecitare il governo per un piano condiviso con le Regioni per il rilancio del settore.
E’ quanto chiede Marco Fabbri (Pd) con una risoluzione firmata anche dai colleghi di gruppo, Zappaterra, Bessi, Sabattini, Montalti, Caliandro, Rontini, Maletti, Pillati, Bulbi, Costi, Tarasconi e Costa.
Il consigliere ferrarese, ricordando i danni causati al comparto dalla pandemia tutt’ora in corso, cita l’Organizzazione mondiale del turismo per ricordare una perdita globale di 1.300 miliardi di dollari nel recente passato.
Stanti gli enormi sforzi compiuti nell’anno scorso per una vacanza sicura nei nostri territori, premiati da un significativo incremento nelle presenze per quanto riguarda il 2020, a cui ha fatto seguito un eguale sforzo vaccinale in tutto il territorio regionale per garantire la sicurezza dei turisti e per mettere al riparo le fasce più esposte della popolazione, Fabbri giudica “irrispettosa” la proposta formulata dal ministro al Turismo per la riapertura delle attività turistiche.
In particolare il consigliere dem critica l’idea di “creare isole minori covid free tramite immunizzazione globale degli abitanti” perché sarebbe un’iniziativa fortemente penalizzante per regioni come l’Emilia-Romagna a forte vocazione turistica.
La proposta di Fabbri per un piano condiviso per il rilancio turistico, quindi, si dovrebbe declinare nella fornitura dei vaccini necessari per completare il piano vaccinale insieme al potenziamento delle campagne informative per le regole di comportamento anti Covid e alla destinazione di adeguate risorse per campagne di screening rivolta a turisti e residenti.
In via generale, infine, l’auspicio per una collaborazione con ENIT e APT allo scopo di ribadire come la nostra Regione rappresenti “una meta sicura per le proprie vacanze con un sistema sanitario regionale solido ed efficiente”.
(Luca Boccaletti)