Sanità e welfare

Tutelare i ricercatori che operano nella sanità pubblica: approvata risoluzione della maggioranza

Si chiede di dare seguito alla riforma sul sistema, in discussione a Roma, a garanzia della professionalità dei ricercatori ma anche per risolvere il problema del precariato

La commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presiedute da Ottavia Soncini, approva una risoluzione della maggioranza (rivolta al governo regionale) per chiedere di tutelare maggiormente chi opera nella ricerca all’interno del servizio sanitario pubblico (l’Emilia-Romagna è ai primi posti in Italia per la ricerca sanitaria).

L’atto è stato firmato da Andrea Costa, Marcella Zappaterra, Luca Sabattini, Roberta Mori, Massimo Bulbi, Pasquale Gerace, Antonio Mumolo, Matteo Daffadà, Marilena Pillati, Manuela Rontini, Lia Montalti, Palma Costi, Ottavia Soncini e Marco Fabbri del Partito democratico, oltre a Silvia Zamboni di Europa verde.

Il percorso portato avanti da questi professionisti – in particolare in Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) e negli Istituti zooprofilattico sperimentali (Izs) -, si sottolinea nella risoluzione, “deve essere necessariamente incasellato dentro un profilo lavorativo ben definito che tenga conto delle loro professionalità anche dal punto di vista contrattuale”.

È di questi mesi, ha spiegato Costa in commissione, “la discussione a Roma sul tema del riordino della disciplina degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico”. Per il Pd “è quindi fondamentale che questa riforma venga accompagnata da nuovi fondi dedicati alla ricerca pubblica in sanità, a garanzie della professionalità dei ricercatori, assicurando loro un quadro di certezza e stabilità (contrastando quindi il precariato), con dotazioni adeguate nelle strutture”.

Nell’atto si chiede poi di prevedere un momento di incontro con le rappresentanze dei ricercatori della regione nella commissione assembleare Politiche per la salute e politiche sociali.

Per Marco Lisei (Fratelli d’Italia) non è opportuno prendere in considerazione la situazione di una cerchia ristretta di precari, “nell’ambito della sanità non sono solo i ricercatori ad attendere le stabilizzazioni”. Per il consigliere è poi importante, prima dell’approvazione di questa risoluzione, attendere le risultanze della riforma nazionale.

Costa ha poi replicato che il tema dei precari in sanità “è di dibattito quotidiano”.

Daniele Marchetti (Lega) ha parlato della necessità di arrivare a una riforma quadro sugli istituti di ricerca in sanità. Critico poi sulla parte dell’atto in cui si introduce la figura del dirigente della ricerca sanitaria.

(Cristian Casali)

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