Governo locale e legalità

Ucraina/1. La solidarietà dell’Emilia-Romagna vale quasi due milioni di euro

Sono stati coinvolti Comuni, Unioni e associazioni del volontariato laico e religioso

Tempo di bilancio, in commissione Cultura (presieduta da Francesca Marchetti), per la legge regionale del 2022 a sostegno del popolo ucraino il cui impegno si è mosso lungo due direttive: evacuazione e distribuzione di beni di prima necessità lungo il confine ucraino con Romania e Polonia, accoglienza e sostegno psicologico dei profughi che sono riusciti ad arrivare lungo la via Emilia. Coinvolte associazioni laiche e religiose, Comuni e loro Unioni. La relazione è stata presentata dall’assessore alla Cooperazione internazionale, Barbara Lori.

Gli interventi, svolti da associazioni ed enti locali, sono stati attuati con un finanziamento complessivo di 1.864.206 euro di cui 248.118 euro (50mila euro di fondi regionali afferenti alla legge regionale 12/2002 per rispondere alle necessità umanitarie) messi a bando con 8 progetti già realizzati; 599.340 euro stanziati con un secondo bando per il quale sono stati approvati altri 8 progetti da chiudere entro il 31 dicembre 2023; 500mila euro per il sostegno alla frequenza dei centri estivi in Emilia-Romagna; 516.748 euro per il sostegno ai Comuni e alle Unioni di Comuni per progetti di integrazione dei minori nella comunità.

Nello specifico i progetti già realizzati sono stati: Fondazione Avsi (50.000 euro, aiuto alle popolazioni in fuga dagli scenari di guerra), Comunità Papa Giovanni XXIII (20.000 euro, assistenza ed evacuazione sfollati e profughi interni),  We World (50.000 euro, sostegno psicosociale nei centri di accoglienza di Leopoli), La locomotiva onlus (39.000 euro, cura e sostegno a persone e famiglie colpite dalla guerra), Sant’Antonio dei frati minori (39.000 euro, distribuzione pane per l’emergenza ucraina), Sos Bambino internazionale adoption (26.000 euro, acquisti di apparecchiature mediche e non inviate nei territori più colpiti dal conflitto),  Aiutiamoli a vivere (11.000 euro, raccolta e invio in Ucraina di due tir con 720 scatoloni di beni di prima necessità per la popolazione); Comune di Forlì (11.000, sostegno a popolazioni vulnerabili in fuga dal conflitto).

Entro il 31 dicembre 2023, invece, dovranno essere conclusi i seguenti progetti: We World (84.600 euro per assistenza umanitaria e protezione agli sfollati interni); La locomotiva onlus (90.000 euro, sostegno al piano di emergenza sfollati e assistenza nei campi di accoglienza ucraini); Ibo Italia Odv-Ets (89.500 euro per aiuti umanitari agli ucraini in fuga dalla guerra); Nexus solidarietà internazionale Emilia-Romagna (100.000 euro, emergenza e solidarietà per popolazione ucraina); Fondazione Avsi-Ets (85.600 euro, per emergenza umanitaria a Kharkiv); Comune di Forlì (59.000 euro, per tutela di bimbi e donne ucraine); Fondazione Aiutiamoli a vivere (25.000 euro, sostegno alla popolazione ucraina con l’invio di materiali); Comunità Papa Giovanni XXIII (64mila euro per azioni nonviolente di pace e interventi umanitari in favore della popolazione).

La solidarietà targata Emilia-Romagna ha visto il coinvolgimento di 18 Comuni e 21 Unioni di Comuni: in provincia di Piacenza sono stati erogati 36.400 euro (Piacenza 17.000 euro, Fiorenzuola 9.800 euro, Castel San Giovanni 9.800 euro), in provincia di Parma 38.740 euro (Parma 15.800 euro, Fidenza 4.500 euro, Unione Taro-Ceno 2.790 euro, Langhirano 6.600 euro, Unione Val d’Enza 9.050 euro), in provincia di Reggio Emilia 63.900 euro (Reggio Emilia 34.000 euro, Unione Bassa Reggiana 6.600 euro, Unione Pianura Reggiana 6.600 euro, Scandiano 5.500 euro, Unione Tresinaro Secchia 5.500 euro, Unione Appenino Reggiano 5.700 euro), in provincia di Modena 75.900 euro (Unione Terre d’Argine 10.900, Unione Area Nord 7.800, Modena 26.300, Unione Distretto Ceramico 11.000, Unione Frignano 3.600, Unione Terre di Castelli 9.800, Unione Sorbara-Bomporto 6.500), nella Città Metropolitana di Bologna 109.400 euro (Unione Valli del Reno, Lavino e Samoggia 7.100 euro, Unione Appennino Bolognese 6.500 euro, San Lazzaro di Savena 8.900 euro, Unione Reno Galliera 16.100 euro, Unione Terre d’Acqua 5.500 euro, Bologna 49.900 euro, Nuovo Circondario Imolese 15.400 euro), in provincia di Ferrara 56.800 euro (Cento 8.200 euro, Ferrara 33.800 euro, Codigoro 14.800 euro), in provincia di Ravenna 24.200 euro (Ravenna 13.700 euro, Unione Bassa Romagna 5.500 euro, Unione Romagna Faentina 5.000 euro), in provincia di Forlì-Cesena 33.300 euro (Forlì 15.100 euro, Unione Valle del Savio 9.700 euro, Unione Rubicone e Mare 8.500 euro) e in provincia di Rimini 64.800 euro (Rimini 46.000 euro, Riccione 18.800 euro).

(Lucia Paci e Gianfranco Salvatori)

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