Dallo scoppio della guerra in Ucraina a oggi l’Emilia-Romagna ha investito quasi 2 milioni di euro in oltre 100 progetti per aiutare il popolo ucraino, dando sollievo e sostegno a 137mila persone.
È quanto emerge dalla clausola valutativa della legge a sostegno del popolo ucraino approvata nel 2022 dall’Assemblea legislativa regionale e di cui è stato fatto il bilancio nel corso della commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti.
L’attività della Regione, che ha coinvolto associazioni di volontariato laiche e cattoliche, si è mossa su due direttrici: da un lato, con 833mila euro che hanno aiutato 132mila persone, c’è stata l’assistenza diretta in Ucraina per accogliere gli sfollati dal fronte di guerra, ricostruire pozzi e impianti elettrici bombardati e dare una casa a chi l’ha persa, dall’altro, con 592mila che hanno aiutato 4.900 persone in gran parte donne e minori, per aiutare chi è venuto in Emilia-Romagna per sfuggire agli orrori della guerra, gran parte di questi risorse sono servite per permettere ai bambini profughi in Italia di frequentare scuole e centri estivi.
“I bambini sono stati i più colpiti dalla guerra, per questo tanto per le famiglie sfollate in Ucraina, quanto per chi è fuggito all’estero abbiamo concentrato su questo settore i nostri interventi: dall’accoglienza alla fornitura di beni, al sostegno psicologico siamo stati vicini alle persone più vulnerabili coinvolgendo associazioni e Ong del nostro territorio”, spiega l’assessore Barbara Lori che conferma anche per il futuro l’impegno della Regione.
“Vorrei capire quanti ucraini sono rimasti in Emilia-Romagna e quanti sono tornati in Ucraina e se chi è rimasto in Emilia-Romagna oggi è più integrato di quanto è arrivato: a me risulta che chi è rimasto nella nostra regione sia aiutato dall’associazionismo e dal volontariato”, sottolinea Valentina Castaldini (Fi) che chiede attenzione anche al tema dell’alfabetizzazione delle donne e a ciò che viene fatto per i minori.
“A Modena la maggior parte delle famiglie sono tornate in Ucraina, chi è rimasto è o chi ha seri problemi di salute o chi ha già parenti che vivono a Modena e si tratta di persone che hanno già trovato un lavoro anche perché agli ucraini sono riconosciuti i titoli di studio: per questo non vedo grande emergenza nei nostri territori, ma prosegue l’emergenza in Ucraina anche se è calata l’attenzione sulla guerra e i suoi effetti, noi invece dobbiamo continuare ad agire per aiutare chi soffre in primo luogo in loco”, spiega Francesca Maletti (Pd).
“La Regione ha lavorato molto bene, questo dimostra come la legge regionale approvata per aiutare gli ucraini ha funzionato”, sottolinea Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) che ricorda come “purtroppo la guerra continua e per questo dobbiamo proseguire il nostro impegno per i più fragili”.
“Terremo alta l’attenzione sul nostro impegno a favore della drammatica situazione che ha colpito l’Ucraina. Vogliamo anche mettere a conoscenza di tutti il grande lavoro che abbiamo fatto come Regione”, spiega la presidente Marchetti.
(Luca Molinari)