Via libera dalla commissione Bilancio, presieduta da Massimiliano Pompignoli, al progetto di legge a sostegno dei profughi in arrivo dall’Ucraina.
La proposta individua come beneficiari degli interventi prioritariamente minori, donne, persone disabili, persone anziane e di ogni soggetto in condizione di fragilità e vulnerabilità. Si prevedono interventi a carattere umanitario, di cooperazione, di ricostruzione, di supporto educativo ai minori, di assistenza sociale e sanitaria.
Viene, quindi, istituito un fondo in cui confluiranno i proventi derivanti da pubbliche sottoscrizioni collegate all’iniziativa “emergenza Ucraina”.
“La Regione Emilia-Romagna interviene per un sostegno tempestivo alla popolazione ucraina, conseguente a una guerra ingiustificata nel cuore dell’Europa. Sono quasi 19mila le persone già accolte in regione, di cui più di 8mila minori. Sono già stati raccolti più di 2 milioni di euro e con questo progetto di legge rendiamo spendibili queste risorse”, ha riferito la relatrice di maggioranza Stefania Bondavalli (lista Bonaccini).
“Perché un progetto di legge?”, ha chiesto il consigliere Stefano Bargi (Lega). Che ha poi riferito che “è giusto approfondire i contenuti del provvedimento, ma rileviamo già diverse criticità: questo fondo non è rivolto solamente agli ucraini in arrivo nella nostra regione ma anche, a quanto pare, a progetti di cooperazione internazionale (compresa la ricostruzione)”.
Silvia Piccinini (Cinquestelle) ha sollecitato, rispetto al tema dell’accoglienza degli ucraini, “l’attivazione di corsi di alfabetizzazione linguista di supporto all’integrazione sociale, finanziati con risorse adeguate”.
Igor Taruffi (Emilia-Romagna Coraggiosa) ha ripetuto che “destinataria di questa legge è la popolazione ucraina, profughi e sfollati accolti sul territorio regionale”. Il consigliere ha poi parlato della necessità di “rafforzare la cooperazione internazionale: i cittadini che hanno donato soldi -ha sottolineato- ci chiedono, ovviamente, di fare solidarietà”.
Luca Sabattini (Pd) ha ribadito che “c’era la necessità di prevedere un progetto di legge per utilizzare queste risorse donate dai cittadini”.
(Cristian Casali)