La consigliera Silvia Piccinini (Movimento 5 Stelle) ha presentato una risoluzione per chiedere al governo e al Parlamento di assicurare, vista la conferma degli impegni internazionali assunti dal nostro Paese e in relazione all’incremento delle spese militari fino al 2% del Pil, gradualità e progressività, tenendo conto degli effetti che la crisi connessa alla guerra in Ucraina sta producendo su imprese e famiglie.
“I provvedimenti nazionali finalizzati a fronteggiare le diverse criticità determinate dalla guerra -ha sottolineato Piccinini- agiscono su numerosi aspetti, fra cui l’accoglienza ai profughi, i sostegni alle imprese e alle filiere più duramente interessate dalle sanzioni rivolte all’economia russa, le spese per i sistemi di difesa. Proprio in relazione alle spese per la difesa, occorre evitare ricadute negative per imprese e famiglie, vista anche la presa di posizione del ministro della Difesa, che ha recentemente evidenziato come dal 2019 si sia intrapreso un rialzo della spesa che ci consentirà, se anche le prossime leggi di bilancio lo confermeranno, di raggiungere la media di spesa dei Paesi dell’Unione Europea aderenti alla Nato e poi, entro il 2028, il raggiungimento dell’obiettivo del 2%”.
(Lucia Paci)