La Regione si attivi verso l’Università di Bologna affinché la scelta di interrompere la convenzione con l’Accademia Militare di Modena venga rivalutata, promuovendo un percorso di chiarimento che permetta di ripristinare un rapporto di collaborazione stabile e privo di pregiudizi.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Nicola Marcello (FdI) che ricorda come “la vicenda ha generato un dibattito nazionale che va oltre l’ambito accademico, toccando temi fondamentali come la missione formativa dell’Università pubblica, il ruolo delle Forze Armate e il rapporto tra istituzioni dello Stato. È interesse della Regione Emilia-Romagna favorire un clima di collaborazione, garantire chiarezza istituzionale e valorizzare percorsi formativi di alto livello rivolti a tutti i cittadini, compresi coloro che servono lo Stato in uniforme: un intervento regionale, improntato al dialogo e al buon senso, può contribuire a ricomporre la situazione e a ristabilire prassi cooperative che in passato hanno funzionato”.
Da qui l’atto ispettivo cofirmato anche da Marta Evangelisti (FdI) per chiedere alla giunta “se non ritenga necessario istituire un Tavolo tecnico regionale, composto da Regione, Atenei dell’Emilia-Romagna, ER.GO, enti di formazione, sistema sanitario regionale e rappresentanti delle Forze Armate, con l’obiettivo di coordinare e rilanciare percorsi formativi condivisi, garantire continuità alle collaborazioni avviate negli anni precedenti, prevenire situazioni di incomprensione come quella attuale e valorizzare la vocazione dell’Emilia-Romagna come territorio di eccellenza nella formazione e nella cooperazione istituzionale”.
(Luca Molinari)



