Scuola giovani e cultura

Pd: sostenere i ricercatori universitari precari

A chiederlo è una risoluzione a prima firma di Maria Costi che invita a sollecitare il governo a dare risposte al mondo accademico

Chiedere al governo di sostenere i ricercatori universitari precari e di valorizzare la ricerca scientifica e accademica.

A chiederlo è il Partito democratico in una risoluzione a firma di Maria Costi (prima firmataria), e sottoscritta da Valentina Ancarani, Luca Quintavalla, Lodovico Albasi, Raffaele Donini, Francesco Critelli, Fabrizio Castellari, Marcella Zappaterra, Gian Carlo Muzzarelli, Andrea Costa, Elena Carletti, Daniele Valbonesi, Ludovica Carla Ferrari, Niccolò Bosi, Maria Laura Arduini, Eleonora Proni, Emma Petitti, Barbara Lori, Matteo Daffadà, Anna Fornili e Paolo Calvano.

“All’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), 85 ricercatori precari si sono mobilitati in quanto si trovano in una condizione di incertezza occupazionale a seguito della scadenza dei finanziamenti derivanti da fondi PNRR, senza prospettive di stabilizzazione nel breve termine e la stessa protesta è in corso presso l’Ateneo di Bologna e a livello nazionale, ove la situazione coinvolge circa 30.000 ricercatori, con un’età media di 37 anni, molti dei quali non potranno proseguire la propria carriera accademica a causa della rigidità normativa e della carenza di programmazione nelle politiche di assunzione universitaria”, spiegano i democratici che ricordano come “la riforma Gelmini del 2010 e la progressiva riduzione storica dei finanziamenti ordinari alle università nel decennio passato hanno contribuito a un sistema accademico basato su contratti a termine e figure professionali prive di tutele e prospettive di carriera, rendendo sempre più difficile la costruzione di un percorso professionale solido per i giovani ricercatori”.

Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla giunta “quali azioni intenda intraprendere per sostenere i ricercatori precari dell’Università di Modena e Reggio Emilia e delle altre università della Regione Emilia-Romagna, affinché si trovi una soluzione per la loro continuità lavorativa e se ritenga opportuno promuovere un tavolo di confronto con le Università della Regione, coinvolgendo le rappresentanze dei ricercatori interessati e i responsabili degli Atenei, per definire strategie di gestione dei fondi destinati alla ricerca e favorire percorsi di stabilizzazione per i ricercatori a tempo determinato”.

Il Pd invita anche a sollecitare il governo e il Parlamento e ad agire nella Conferenza Stato-Regioni, per garantire che il valore della ricerca sia riconosciuto come indispensabile per lo sviluppo sociale ed economico e per offrire ai ricercatori un quadro di certezza e stabilità, promuovendo al contempo una pianificazione più efficace degli organici e delle risorse disponibili.

(Luca Molinari)

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