Ambiente e territorio

URBANISTICA. ACCORDO PER REALIZZAZIONE MEGA MAGAZZINO A BAZZANO (BO), GIBERTONI (M5S): “TUTTO REGOLARE NELL’ITER SEGUITO?”

In una interrogazione, la consigliera chiede alla Giunta di pronunciarsi sulla regolarità dell”iter urbanistico collegato ad un accordo pubblico-privato che “sta suscitando forti critiche da parte di cittadini e associazioni ambientaliste”

Dopo l’ulteriore ricorso al Tar presentato da associazioni ambientaliste locali per impugnare le autorizzazioni edilizie e la variante urbanistica approvate dal Consiglio comunale di Valsamoggia (Bo) nel settembre scorso, Giulia Gibertoni (M5s) ha presentato una interrogazione alla Giunta per chiarimenti sull’iter urbanistico collegato a un accordo pubblico-privato che prevede la realizzazione nell’ex area Gessi Emiliani di un magazzino automatizzato alto 30 metri, con una superficie di 9000 metri quadrati, oltre alla costruzione di ulteriori edifici industriali.

Il progetto, previsto nell’accordo siglato nel 2010 dall’allora Comune di Bazzano, segnala la consigliera, comporta “un rilevante impatto di tipo ambientale su un area già degradata, con un incremento del traffico, un impatto paesaggistico e acustico, l’abbattimento di un edificio d’interesse storico”. Oltre ad un “notevole rischio incendio, con potenziali effetti negativi, in caso di incidente, non solo sul limitrofo centro abitato ma su una vasta area di territorio ben al di fuori dei confini comunali”. Secondo i soggetti che contestano l’accordo, riferisce ancora Gibertoni, “l’amministrazione comunale avrebbe intrapreso il percorso amministrativo senza una consultazione popolare”; lo stesso accordo, poi, “sarebbe stato approvato in nome del pubblico interesse, caratteristica- osserva- che però non emergerebbe trattandosi di un progetto di edilizia privata che renderebbe un’area già compromessa ancora più offesa dal punto di vista paesaggistico e ambientalistico”. Tra le altre contestazioni ci sarebbe anche il fatto che l’amministrazione avrebbe assunto decisioni e percorsi procedurali “senza applicare le regole previste dalla normativa in modo imparziale, ma favorendo il partner dell’accordo pubblico-privato in diverse occasioni del percorso autorizzatorio, inclusa la sanatoria di abusi edilizi non sanabili, sino alla conclusione dell’iter”.

Gibertoni chiede pertanto alla Giunta regionale un giudizio sul rispetto di una serie di norme. In particolare, chiede se siano state vigilate le disposizioni (contenute nella legge regionale 20/2000) che fanno riferimento al pubblico interesse, alla fase di partecipazione e a quelle che normano l’ampliamento di stabilimenti industriali esistenti rispetto al fatto che, sottolinea, “il progetto in esame invece prevede la costruzione di nuovi edifici indipendenti e lontani dall’esistente”.

L’esponente del Movimento 5stelle vuole poi sapere se il Comune di Savignano sul Panaro, in quanto confinante e direttamente impattato dall’intervento, non dovesse essere convocato alla Conferenza dei Servizi, o diversamente se la Giunta non ritenga che la Conferenza di Servizi dovesse essere convocata direttamente dalla Regione, trattandosi di territori coinvolti in entrambe le province di Modena e Bologna. E ancora chiede se la Regione non ritenga che all’interno della Conferenza dei Servizi si dovessero acquisire in materia ambientale e di sicurezza tutti i pareri degli enti competenti, incluso il parere dei vigili del fuoco sull’intero progetto e il parere Ausl in merito all’ampliamento di una industria insalubre di prima classe. Tra le ulteriori richieste di chiarimento, anche quella sulla gestione degli scarichi reflui dell’azienda firmataria dell’accordo e la regolarità della recente costruzione di un depuratore autorizzato dall’Arpa “a una distanza dalle abitazioni che sarebbe inferiore alle prescrizioni di legge”.

Da ultimo, Gibertoni, con riferimento agli abusi edilizi che erano stati accertati nei confronti dell’azienda in questione, chiede se la Regione non ritenga che il procedimento di sanatoria concesso dal Comune di Valsamoggia, “a due anni dall’ordinanza di demolizione e nell’ambito di un ‘inconsueto’ procedimento di ‘Piano particolareggiato in sanatoria’, non rappresenti una modalità illegittima di gestione del procedimento amministrativo e non necessiti di interventi da parte della Regione o di altri organi competenti”.

Tutti gli atti consiliari – interrogazioni, interpellanze, risoluzioni, progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(is)

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