Ambiente e territorio

Urbanistica Bologna. Taruffi (Si): Progetto Prati di Caprara cozza con legge regionale

Il consigliere in Aula chiede che l’area verde di 47 ettari non venga sacrificata. Si tratta di “un nodo delle rete ecologica urbana”, non procedere ad abbattimento aree boschive

Igor Taruffi (Sinistra italiana)

Le urbanizzazioni previste nell’area dei Prati di Caprara, a Bologna, sono coerenti con gli obiettivi di tutela del territorio e di contenimento del suolo previsti dalla legge urbanistica approvata lo scorso dicembre? Lo chiede in un’interrogazione a risposta immediata in Aula Igor Taruffi (Sinistra italiana) che esprime perplessità per il Piano, approvato dal Comune nel 2016, che interviene su un’area di circa 47 ettari che, per quanto urbana, è per gran parte ricoperta da un bosco. “Il Piano del Comune prevederebbe l’adeguata compresenza di residenza e attività sociali culturali e commerciali compatibili”, più in specifico, dove la vegetazione spontanea costituisce già un nodo della rete ecologica urbana, l’area verrebbe integrata in un parco urbano, mentre l’edificazione dovrebbe essere concentrata nella parte meno verde. Ma, recentemente, fa notare Taruffi, “si sarebbe proceduto all’abbattimento di aree boschive per effettuare lavori di bonifica bellica che avrebbero destato la preoccupazione dei cittadini”.

“La Città metropolitana di Bologna ha già verificato la conformità del Piano -che tra l’altro non potrebbe neanche essere modificato dalla Regione salvo casi eccezionali” è la risposta dell’assessore Raffaele Donini, “e inoltre la legge urbanistica non può intervenire su procedimenti già conclusi, come quello di Prati di Caprara”.

La risposta non convince Taruffi che dichiara: “Non siamo ancora in grado di prevedere strumenti efficaci di rigenerazione urbana che non vadano a danno del tessuto ambientale, se siamo costretti a sacrificare in questo modo un’area di 47 ettari in nome della riqualificazione urbanistica”.

(Francesca Mezzadri)

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