“Chiarire su strumento urbanistico attualmente in vigore nel comune di San Martino in Rio, in provincia di Reggio Emilia”.
A chiederlo, con un’interpellanza discussa in Assemblea, sono i consiglieri Maura Catellani e Gabriele Delmonte della Lega.
L’attenzione dei due consiglieri, in particolare, si concentra su due varianti adottate nel 2013 a modificazione del piano regolatore generale approvato nel 2001. Nello specifico, su una delle varianti i consiglieri chiedono dettagliate informazioni, in quanto sul sito del Comune “la variante viene data per adottata ma non approvata”. Catellani e Delmonte, poi, informano di come sia in atto nel comune reggiano “una presunta sospensione dei procedimenti urbanistico-edilizi”.
I due leghisti vogliono quindi sapere dall’esecutivo regionale “quali siano le conseguenze della mancata approvazione di questa variante, a partire dai titoli edilizi collegati”.
La risposta arriva, in aula, dall’assessora regionale Barbara Lori, che, sulla variante in oggetto, spiega come le competenze sulla materia siano dell’amministrazione comunale, non della Regione Emilia-Romagna. Nello specifico rileva che “la variante non è mai stata approvata, ma sono scattate le misure di salvaguardia: oggi il procedimento amministrativo urbanistico non risulta concluso (mentre è conclusa la salvaguardia), sono quindi in corso approfondimenti per superare la problematica”.
Per Catellani, in replica, “l’assessora non ha risposto”.
(Cristian Casali)