Sanità e welfare

Vaccinazioni Covid. Castaldini (FI): “Un portale internet per non disperdere le dosi di vaccino”

“Risoluzione datata ma che non ha perso assolutamente di efficacia visto il perdurare del problema” dice Valentina Castaldini. L’obiettivo è evitare lo spreco di fiale di siero

Creare un un portale Internet ad hoc in cui le persone che vogliano essere vaccinate con dosi residue di giornata possano segnalare la propria disponibilità.

A chiederlo, in una specifica risoluzione con una discussione iniziata nella tornata assembleare dello scorso 6 luglio, è la consigliera Valentina Castaldini (Forza Italia), che ricorda i diversi casi di dosi di vaccino, già preparate per l’inoculazione, avanzate a fine giornata e che hanno costretto “il personale dei presidi vaccinali, in mancanza di indicazioni precise, ad improvvisare, “somministrando le dosi rimanenti a persone che non ne avevano diritto in quella fase”. Oltre a ciò la forzista denuncia una difformità nelle risposte che le varie Asl danno al cittadino nel caso di una richiesta per spostare la data della vaccinazione e, per sanare questo ulteriore problema, presenta uno specifico emendamento al proprio atto di indirizzo per rendere ancora più flessibile ed elastico il processo della vaccinazione.

La consigliera azzurra lamenta quindi come “ancora non sono state emanate linee guida regionali per l’individuazione dei soggetti a cui somministrare le dosi residue” e da qui nasce la richiesta di realizzare e pubblicizzare un portale Internet attraverso il quale, con svariate e specifiche modalità di accesso e comunicazione dettagliate nell’atto di indirizzo, permettere a cittadini e medici di poter comunicare la propria disponibilità a vaccinarsi con le dosi avanzate alla fine della giornata.

Lia Montalti (Pd) non condivide la descrizione secondo cui vi sarebbero state molte dosi inoculate in extremis a persone che non ne hanno diritto, “un aspetto reale all’inizio del processo di vaccinazione -specifica Montalti- ma sempre meno attuale con l’aumento delle fasce d’età chiamate all’inoculazione dei sieri e con un’organizzazione generale sempre più flessibile”.

La Risoluzione è stata respinta dall’Aula con 13 voti favorevoli e 23 contrari.

(Luca Boccaletti)

Sanità e welfare