Sanità e welfare

Vaccini. Lega Nord sollecita la Regione a impugnare il decreto Lorenzin sui vaccini/ foto

I consiglieri leghisti criticano l’impronta coercitiva del decreto e sollecitano la Giunta dell’Emilia-Romagna a sostenere l’azione di Veneto, Liguria e Lombardia

La Giunta “dichiari la sua contrarietà nei confronti del decreto Lorenzin sui vaccini per la sua imposizione coercitiva, dando mandato all’avvocatura al fine di impugnarlo davanti alla Corte costituzionale”. A chiederlo, attraverso una risoluzione rivolta all’esecutivo regionale è la Lega nord, primo firmatario Matteo Rancan.

In primis, i consiglieri sollecitano la Giunta “a farsi portavoce, in sede di Conferenza delle Regioni, di una modifica del decreto legge al fine di ridurre le prescrizioni coercitive, prevedendo, in alternativa, interventi di natura educativa e conoscitiva”, senza per questo sminuire “l’importanza dei trattamenti vaccinali”.

Se è vero, spiegano i leghisti, “che lo Stato può tramite le leggi determinare un’obbligatorietà nel sottoporsi a uno specifico trattamento sanitario (quale i vaccini), è altrettanto vero che in condizioni di assenza di gravi emergenze sanitarie (quali epidemie o pandemie) alla coercizione è auspicabile sostituire la sensibilizzazione della popolazione, affinché venga affrontato il tema tramite un processo di conoscenza e consapevolezza”. Inoltre, proseguono, “l’imposizione può determinare un accrescersi dello scetticismo nei confronti del trattamento e delle istituzioni che lo erogano, sfavorendo dunque la conoscenza dei benefici correlati alla prestazione sanitaria”. Le prescrizioni normative contenute nel decreto, sottolineano Rancan e colleghi, “sono caratterizzate da un livello di coercizione notevole, il numero di vaccinazioni obbligatorie sale a dodici, e, in caso di elusione da tali imposizioni, si incorre in salate sanzioni pecuniarie oltre all’esclusione dagli istituti scolastici”. L’Italia, aggiungono, “risulta essere l’unico paese in Europa con un così elevato numero di vaccinazioni obbligatorie”.

Nell’atto di indirizzo si rimarca, inoltre, che la Regione Veneto ha già annunciato ricorso alla Corte costituzionale, mentre la Regione Liguria e la Regione Lombardia in sede di Conferenza delle Regioni hanno chiesto di modificare il testo del decreto.

La risoluzione è stata sottoscritta anche da Alan Fabbri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/leggi-e-atti/oggetti-assembleari)

(Cristian Casali)

Sanità e welfare