Sanità e welfare

Via a sostegno psicologico post pandemia, approvata risoluzione Pd-lista Bonaccini-Europa verde

Dalla maggioranza espresso favore per i contenuti delle risoluzioni. Critiche le opposizioni: “Troppo generiche. Stessi temi sollevati da noi erano stati bocciati”

Realizzare un patto educativo per i nuovi bisogni degli adolescenti valutando anche la supervisione di un gruppo scientifico dell’Università. Promuovere strategie efficaci e piani di azione per prevenire e curare il disagio psicologico in tutte le fasce di età della popolazione. Sono gli oggetti di due risoluzioni approvate dall’Aula, legate all’emergente e diffuso disagio psicologico dovuto alla pandemia, presentate rispettivamente da Partito democratico e Lista Bonaccini (prima firmataria Francesca Marchetti) e da Silvia Zamboni (Europa verde).

“L’isolamento dovuto alla pandemia -ha spiegato Marchetti- ha messo in evidenza perdite educative, culturali e soprattutto socio-relazionali, oltre a nuove fragilità. Ragazzi che non escono di casa, crescita di violenza fra i più giovani, consumo di droghe, sono solo alcuni dei risvolti negativi riscontrati in questi mesi. Ciò richiede supplemento di riflessione e impegno politico per affrontare questi fenomeni. Siamo consapevoli degli strumenti di prevenzione già messi in atto dalla Regione ma occorrono nuove azioni a partire da una forte alleanza territoriale per dare risposte mirate. Non sono più praticabili strategie di tamponamento. Chiediamo alla giunta un patto socio-educativo di comunità coinvolgendo Enti locali, l’Ufficio scolastico regionale, la Garante dell’infanzia e dell’adolescenza, enti e associazioni per dare risposte ai nuovi bisogni dei più giovani. Di fronte a nuove criticità è necessario prevedere nuovi modelli del sistema territoriale. Da qui anche la proposta di una collaborazione con Università e mondo scientifico per approfondire come gli effetti che ancora non vediamo avranno riflessi sui nostri giovani. Tutto ciò unito a un’azione di comunicazione rivolta ai genitori, agli insegnanti e agli stessi ragazzi per far capire l’importanza del benessere psicofisico”.

Oltre a Francesca Marchetti la risoluzione del Pd è stata firmata anche da: Nadia Rossi, Lia Montalti, Katia Tarasconi, Massimo Bulbi, Francesca Maletti, Stefano Caliandro, Luca Sabattini, Roberta Mori, Marilena Pillati, Palma Costi, Manuela Rontini.

“La pandemia -ha spiegato Zamboni- ha evidenziato forti ripercussioni su tutta la popolazione, rilevando un diffuso peggioramento dello stato emotivo generale. Per questo richiamo la giunta a prendere impegni precisi sul fronte del supporto psicologico. Nel 2021, tra aprile e maggio, oltre 5mila giovani tra i 14 e i 19 anni hanno partecipato a un’indagine online da cui è emerso che più di uno su tre ha avuto esperienza diretta di persone care contagiate o decedute, i due terzi hanno paura di contrarre il virus, più della metà riconosce il disagio psicofisico fra i propri coetanei dovuto alla lontananza dagli affetti, al divieto di muoversi e incontrare amici. La maggioranza dei giovani ha riscontrato sbalzi di umore, disturbi del sonno e disturbi alimentari, sintomi di ansia anche fra i più piccoli. Serve cura e prevenzione per cui chiediamo di proseguire con lo stanziamento di risorse, anche straordinarie, a favore di strategie efficaci per la prevenzione e la cura del disagio psicologico di tutte le fasce d’età della popolazione, a partire dal rafforzamento dei servizi territoriali”. Zamboni, inoltre, ha chiesto “di considerare, nei prossimi piani sanitari, le problematiche psicologiche come un aspetto della cosiddetta sindrome di Long Covid e che la giunta riferisca periodicamente in commissione Sanità i risultati del monitoraggio”.

Critica l’opposizione mentre la maggioranza ha apprezzato le risoluzioni.

Valentina Stragliati (Lega) ha ricordato che “la Lega aveva già proposto il sostegno psicologo di base, bocciato dalla maggioranza che oggi si trova ad avanzare risoluzioni con lo stesso oggetto. L’atteggiamento del nostro gruppo è propositivo, non è di tipo ideologico a differenza di quanto dimostrato dalla maggioranza, a noi interessa il raggiungimento di un risultato. Ho presentato un emendamento alla risoluzione della consigliera Zamboni per porre il focus sulla prevenzione del disagio dei minori inserendo lo screening psicologico nelle scuole”.

Valentina Castaldini (Forza Italia) ha ribadito: “Quando si trattano questi argomenti dai banchi della minoranza non si viene ascoltati. Pd ed Europa verde ora chiedono le stesse cose che avevamo già proposto anche noi. Come gruppo Forza Italia, di adolescenti e giovani stiamo già parlando da due anni. Ma ogni volta che cerchiamo di sollevare il problema le nostre idee sono bocciate. Gli strumenti per rispondere alle esigenze li abbiamo, se si fa bene politica”.

Per Marco Lisei (Fratelli d’Italia) “questi argomenti pongono quesiti sui percorsi realizzati. La nostra preoccupazione è che in alcuni casi certe problematiche diventino strumento per raggiungere altri fini, come la creazione di consenso e diffusioni di idee affini alla maggioranza che governa la Regione. Il dubbio è che questi percorsi non siano inclusivi e che aderiscano sempre le stesse realtà senza centrare l’obiettivo di intercettare il disagio giovanile. La nostra impressione è che queste risoluzioni siano troppo generiche”.

Per Francesca Maletti (Partito democratico) “l’Aula ha lanciato un segnale chiaro: sia maggioranza che minoranza hanno a cuore il disagio giovanile. I giovani hanno meno anticorpi e dobbiamo chiederci quali azioni mettere in campo per aiutare gli adolescenti a diventare donne e uomini strutturati. Il Covid ha cambiato tutti e occorre intervenire sulla prevenzione. Come Regione stiamo lavorando sul nuovo Piano sociale e sanitario per arrivare a raggiungere maggior benessere per tutte e tutti”.

Federico Amico (ER Coraggiosa) ha commentato: “Queste risoluzioni colgono un insieme di stimoli che vanno al di là della questione di carattere sanitario e sociale. Da tempo la Regione Emilia-Romagna si occupa di infanzia e adolescenza ma l’impianto strutturato fino al 2019 ha bisogno di essere rafforzato alla luce dei due anni di pandemia, che hanno messo in difficoltà soprattutto i più giovani. Fondamentale mantenere una stretta relazione coi soggetti educativi del territorio e coinvolgere ragazze e ragazzi per contrastare anche fenomeni come il bullismo”.

Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha sottolineato: “L’impatto legato all’emergenza sanitaria sta ancora avendo effetti sui nostri bambini e ragazzi. A questo disagio ora si aggiunge anche la preoccupazione per quanto sta accadendo a livello internazionale. Per questo è importante coinvolgere la comunità regionale al fine di realizzare una rete di collaborazione, con servizi e mondo dell’associazionismo, che ponga al centro i nostri giovani attraverso azioni valide e mirate”.

Infine, per Silvia Piccinini (Movimento 5 stelle) “è positivo che la Regione si muova su temi rispetto ai quali anche noi avevamo sollevato l’esigenza di intervenire”.

(Lucia Paci)

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