La Regione dica qual è l’impatto di “Bologna Città 30” sul traffico. A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Michele Facci (Gruppo Misto) che ricorda come “l’avvio della programmazione ‘Bologna Città 30’, avvenuta nei giorni scorsi, ha evidenziato un impatto decisamente negativo sul trasporto pubblico locale (Tpl), come segnalato dagli stessi rappresentanti dei lavoratori, che hanno denunciato un ritardo medio di 23 minuti degli autobus fin dal primo giorno di avvio dell’attività di controllo della velocità da parte della Polizia locale”. La giunta, ha ricordato Facci, rispose che era stata avviata una fase di analisi per verificare l’impatto sulla mobilità.
In commissione Ambiente, trasporti e territorio, presieduta dalla vice presidente Nadia Rossi, ha risposto il sottosegretario alla presidenza della giunta, Davide Baruffi. Facci ha chiesto alla giunta “quale sia stato l’esito delle rilevazioni compiute dalla Regione Emilia-Romagna, circa le conseguenze sulla qualità ed efficienza del trasporto pubblico locale a seguito dell’entrata in vigore del provvedimento Bologna Città 30 da parte dell’amministrazione comunale e quale sia stato l’esito dei confronti e delle analisi di eventuali alternative per individuare “soluzioni sostenibili anche dal punto di vista gestionale/organizzativo del servizio, e dal punto di vista competitivo concorrenziale del servizio per gli utenti stessi”. L’assessore Andrea Corsini, ha ripreso Facci, “disse che ci sarebbero stati impatti sul Tpl e sul traffico commerciale e che erano in corso analisi approfondite”.
Baruffi ha risposto che “la vicenda è all’attenzione della giunta. C’è un accordo tra istituzioni e Tper che individua le linee di efficienza e monitora i risultati. Dal 1° febbraio, Tper ha rimodulato gli orari di 13 linee, considerando le indicazioni dei monitoraggi al fine di superare le criticità e garantire l’affidabilità della rete di trasporto. La revisione orari ha l’intento di limitare l’impatto sulle abitudini dei cittadini. Nel 2026 sarà implementato il Tpl intermodale e verrà rinnovato”.
Facci ha replicato che “la risposta conferma che il provvedimento del Comune è opportuno perché conferma che la città, già gravata da cantieri e unità a città 30 provoca il caos a Bologna.
Facci, inoltre, voleva sapere dalla giunta “quali azioni e iniziative intenda adottare, sia come socio di maggioranza relativa all’interno della società Tper, sia nell’ambito delle proprie prerogative previste dalla legge regionale per garantire l’economicità, sicurezza, qualità ambientale, efficienza ed efficacia nella gestione delle reti e dei servizi del trasporto pubblico nella città di Bologna, oggi gravemente compromesse dal provvedimento assunto dall’amministrazione Lepore di Bologna città 30”.
(Gianfranco Salvatori)