Ambiente e territorio

Occhi (Lega): rafforzare la sicurezza stradale in provincia di Parma

Troppi incidenti e morti, soprattutto sulle strade Massese e Val d’Enza. “Servono interventi particolari e rapidi”. L’assessore Corsini: “In 10 anni, in provincia di Parma, risorse per 7 milioni di euro”

Emiliano Occhi (Lega)

Aumentare la sicurezza stradale nel territorio della provincia di Parma, in particolare delle provinciali “Massese” e “Val d’Enza” e quali azioni stia attuando o ha in programma la Regione.

A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma Emiliano Occhi (primo firmatario) e Fabio Rainieri in cui si ricorda come “nelle ultime settimane, nel territorio della provincia di Parma si sono verificati una serie di incidenti stradali, in alcuni casi mortali, che hanno richiamato l’attenzione per l’ennesima volta sull’importante tema della sicurezza stradale; sicurezza stradale intesa anche come misure volte ad aumentare i controlli sulle strade, a limitare la velocità e a segnalare maggiormente i tratti più pericolosi. La ‘Massese’ è tristemente nota per i continui incidenti mortali che si sono verificati come è avvenuto anche poche settimane fa ai danni di una donna che è stata tamponata finendo contro un albero nei pressi di Cascinapiano. Anche la provinciale ‘Val d’Enza’, che collega la città di Parma con il comune di Traversetolo, è molto spesso teatro di gravissimi incidenti come quello avvenuto alcuni giorni fa in località Botteghino nel quale ha perso la vita un operatore ecologico investito da un’auto mentre svolgeva il proprio lavoro”. Occhi ha ricordato come il Prit (Piano integrato dei trasporti) del 2021 favorisca i rapporti tra la regione gli Enti locali per favorire l’aumento della sicurezza.

L’assessore alle Infrastrutture e ai traporti, Andrea Corsini, in commissione Terrritorio, ambiente e Mobilità presieduta da Stefano Caliandro, ha risposto che “il programma europeo prevedeva il dimezzamento dei morti entro il 2010, obiettivo non raggiunto. Il nuovo limite è stato spostato al 2020. Nel 2021, ci sono stati 281 morti, in calo rispetto al 2019, ma in aumento rispetto al 2020. In vista del nuovo obiettivo europeo”, la Regione rimarca la necessità di tutti i soggetti a diverse iniziative, tra cui il sostegno alla mobilità sostenibile e a un ridotto uso di mezzi privati.

Attuando i 5 programmi del Piano nazionale di sicurezza stradale e del piano per ciclabili e pedonali, a Parma in 10 anni sono arrivati diversi contributi: per la messa in sicurezza di ciclopedonali 721mila euro, 460mila euro per la sicurezza nel comune di Parma, per il riordino della segnaletica 390mila a Parma, e 210mila per opere sulla Massese nel territorio di Langhirano. La Provincia, ha continuato l’assessore, ha beneficiato di 1,6 milioni per le barriere stradali sulle provinciali nella zona est e ovest, 508mila manutenzione zona per la Pedemontana, e 3 milioni per il tratto Parma-Mezzano con opere di riqualificazione e messa in sicurezza, grazie ai fondi Fsc.

Riguardo agli incidenti, Corsini ha affermato: nel 2021 sono calati rispetto al 2019 in tutta la regione così come la mortalità. Parma è la provincia che registra il maggior calo, ma è terza per i decessi. Nel 2021 c’è stato un calo del 18,8% degli incidenti e del 33,3 dei morti. Questi ultimi, però, hanno registrato un aumento del 57% rispetto al 2020 del 57%. L’assessore ha detto che “la Regione monitora la programmazione dei lavori sulle strade. La Provincia di Parma sta valutando il rilevamento della velocità sui tratti citati nell’interrogazione. Il Cipes ha approvato il Piano nazionale per la sicurezza stradale che prevede strumenti per aumentare la sicurezza, infrastrutture, dispositivi normativi. Quando la Regione avrà le risorse destinate agli Enti locali, le assegnerà”.

Occhi, dicendosi parzialmente soddisfatto, ha giudicato positivi gli interventi, anche se erano già previsti dal Prit, ma obiettivo resta quello di arrivare a 200 vittime nel 2025, cioè il dimezzamento rispetto 2010. Il problema delle due strade è antico e ci sono interventi a cui si deve arrivare. In alcune zone sono attesi da tanto tempo interventi particolari e rapidi. Servono moral suasion e pressing della Regione sugli Enti locali”.

I consiglieri leghisti volevano sapere dall’esecutivo regionale “quali azioni volte alla sicurezza stradale la Regione Emilia-Romagna ha effettivamente messo in atto, dopo l’approvazione del Piano regionale integrato dei trasporti (Prit), in provincia di Parma e se l’amministrazione regionale è in contatto con le amministrazioni locali e provinciale parmensi per fornire supporto e incentivare in modo congiunto politiche di sicurezza e riduzione degli incidenti stradali”.

Il Carroccio chiedeva anche “se e quali azioni sono in programma tra la Regione Emilia-Romagna e le amministrazioni interessate per migliorare la sicurezza nei tratti più a rischio della ‘Massese’ e della “‘Val d’Enza’ nel tratto parmense”.

(Gianfranco Salvatori)

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