Prosegue in commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, sostituito da Roberto Poli, l’esame del progetto di legge presentato dal Pd, primo firmatario Giorgio Pruccoli (Pd), sulla riduzione dei vitalizi degli ex consiglieri regionali. Al testo base è stata abbinata la proposta, sullo stesso tema, presentata dal M5s, primo firmatario Andrea Bertani.
Il direttore generale dell’Assemblea legislativa, Leonardo Draghetti, è intervenuto sugli aspetti tecnici della legge e sull’evoluzione normativa della materia.
Abbiamo calcolato, ha specificato Draghetti, “una spesa prevista (quantificata su un’aspettativa di vita pari a 85 anni), nei prossimi quarant’anni, di cento milioni di euro, l’ultimo vitalizio dovrebbe essere corrisposto nel 2055”. Attualmente, ha aggiunto, “i percettori del vitalizio sono 141, in 34 percepiscono la reversibilità (prima del 1995 la reversibilità era automatica e gratuita per coniuge e figli dei consiglieri), un solo figlio, e 35 sono i consiglieri che hanno acquisito il diritto ad accedere, nei prossimi anni, alla rendita”.
Fino alla scorsa legislatura, ha concluso il direttore generale, chi non aveva raggiunto i cinque anni di mandato poteva acquisire il diritto all’assegno attraverso versamenti volontari.
(Cristian Casali)