Welfare. Bibbiano, Piccinini (M5s): potenziare i servizi per l’infanzia

La Regione come intende rafforzare la qualità dei servizi sociali e di tutto ciò che afferisce al mondo dell’infanzia anche alla luce degli sviluppi giudiziari dell’inchiesta Angeli e Demoni”? A chiederlo, in una lunga e dettagliata interrogazione, è la consigliera Silvia Piccinini (M5s) che ricorda gli esiti e le raccomandazioni emerse al termine della Commissione speciale di inchiesta svoltasi nella scorsa legislatura, focalizzatasi proprio sulla necessità di uno scatto di qualità nel “sistema regionale infanzia”. Da qui l’atto ispettivo per sapere dalla Giunta “se in questo quadro intenda prevedere misure dirette a implementare in tutti i territori metodiche per la prevenzione dell’allontanamento, di sostegno alle famiglie in situazione di vulnerabilità, di promozione della genitorialità positiva e di promozione della responsabilità educativa degli adulti rispetto ai minori; se intenda promuovere percorsi di formazione e specializzazione in particolare nell’area delle psicopatologie 0-25 anni e della consulenza giuridica nonché a promuovere e rafforzare la diffusione di specifiche competenze giuridiche nei diversi territori, a sostegno dei servizi sociali e sanitari, garantendo un ruolo di terzietà in materia di diritto minorile e di famiglia”. Piccinini chiede all’esecutivo regionale anche precise risposte su come intenda “definire modelli di autocontrollo del sistema, anche attraverso le equipe di secondo livello, laddove, in particolare di fronte a sospetti di abuso e maltrattamento, debbano essere prese decisioni in tempi rapidi; valutare la possibilità di prevedere la videoregistrazione degli incontri dal primo momento del primo colloquio tra servizi sociali, minore /i e genitori; sostenere il percorso di autonomia finanziaria e sociale, dei genitori vittime di violenza e dei loro figli e articolare i ruoli degli assistenti sociali in modo che chi aiuta la famiglia ed il minore non sia lo stesso che “indaga” su eventuali abusi”. La consigliera vuole, inoltre, sapere se l’amministrazione regionale “intenda affrontare nei competenti tavolidi confronto interregionale e di confronto con lo Stato gli aspetti che richiedono una risposta comune delle Istituzioni”. “