L’assessore alle Politiche di welfare e politiche abitative, Elisabetta Gualmini, ha relazionato in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, sul bilancio 2015 della Regione, su quello pluriennale 2015-2017 e sul documento di economia e finanza regionale (Defr) sempre per l’anno in corso.
Gualmini ha confermato un investimento di risorse pari a 34.800.000 euro per i settori di propria competenza: 19 milioni agli enti locali per le spese sociali, 7.250.000 euro per i nidi, 4.700.000 euro per le scuole dell’infanzia, 720.000 euro per l’integrazione socio-sanitaria (trasporto anziani e disabili), 700.000 euro per il servizio civile e 360.000 per il terzo settore.
Rispetto al 2014, ha sottolineato, sono stati investiti 100.000 euro in più per progetti collegati all’adolescenza, 100.000 euro aggiuntivi per il servizio civile, 80.000 per le scuole dell’infanzia e 54.000 euro in più rivolti ai i centri per le famiglie. Mentre i tagli, del 6% rispetto al 2014, si sono concentrati sulle spese promozionali dell’assessorato, sui finanziamenti al terzo settore e sui fondi destinati alle Province.
L’assessore ha inoltre informato i componenti della commissione sull’imminente stanziamento di 27 milioni di euro, fondi nazionali rivolti all’Emilia-Romagna per politiche sociali e nidi, oltre a 4.500.000 euro di fondi regionali da sommare agli investimenti per le strutture socio-sanitarie.
In fase di dibattito è intervenuta la consigliera Raffaella Sensoli (M5s), la quale ha sollecitato la Giunta “sul problema degli educatori delle scuole superiori (non più coordinati dalle Province) con contratti in scadenza a giugno”. Daniele Marchetti (Ln) ha chiesto di “riconfermare i fondi destinati alla non autosufficienza” mentre Alessandro Cardinali (Pd) ha sottolineato l’importanza “di investire risorse collegate all’adolescenza”. Giuseppe Paruolo (Pd) ha proposto una riflessione sul futuro del welfare regionale (“i bisogni sono in forte crescita, si può fare di più con meno risorse, occorre sperimentare idee e modelli nuovi”). Per Ottavia Soncini (Pd) la “scuola deve rappresentare un elemento in grado di impattare fortemente sul futuro dei minori” mentre Tommaso Foti (Fdi) ha sollevato il problema dei minori stranieri abbandonati: “I comuni-ha detto- faticano ad affrontare il problema, Piacenza investe 2 milioni di euro all’anno”.
Il presidente Zoffoli ha poi posto in votazione i documenti in discussione: Pd e Sel hanno espresso parere favorevole, il M5s ha dichiarato la propria astensione, mentre è arrivato il ‘no’ di Ln e Fdi.
(cr)