Il mancato scorrimento, da parte della Asp Giovanni XXIII di Bologna, della graduatoria di assistente di base/operatore sanitario determinatasi nel 2009 a seguito di bando di concorso (5 i posti da coprire, 15 gli idonei), è oggetto di una interrogazione presentata da Galeazzo Bignami (Fi).
Dal 2009, spiega il consigliere, l’Ente, ad eccezione di un’assunzione nel 2010, “non ha più attinto dalla graduatoria e dal 2011 al 2014 ha fatto ricorso a sostituzioni di personale di ruolo attraverso personale di cooperative”. Inoltre, nel 2013, “pur essendo ancora vigente la graduatoria in questione, l’Asp Giovanni XXIII ha bandito una nuova procedura concorsuale per lo stesso profilo professionale, in seguito alla quale è stata pubblicata una graduatoria finale di 10 vincitori e 25 idonei”. Infine, rimarca l’esponente Fi, “per gli idonei della nuova procedura del 2013, l’Ente ha proceduto, in un breve arco temporale, allo scorrimento della graduatoria, tanto che alla data del 1 aprile 2015 tutti gli idonei sono stati regolarmente assunti presso l’Asp città di Bologna, nata nel gennaio 2014 dalla fusione delle Asp Giovanni XXIII e Opera Pia Vergognosi, mentre gli idonei della graduatoria del 2009 sono rimasti al palo”.
Bignami, pertanto, chiede alla Giunta regionale “se sia a conoscenza della situazione e se non ritenga opportuno fare chiarezza sui motivi che hanno portato il Giovanni XXIII, prima, e l’Asp città di Bologna, poi, ad agire in violazione di norme vigenti che prevedono una proroga fino al 31/12/2016 del termine di validità delle graduatorie di concorso pubblici per assunzioni a tempo indeterminato approvate successivamente al 30 settembre 2003 e di sentenze che sanciscono il principio di imparzialità ed equilibrio nell’utilizzo, da parte di un’amministrazione pubblica, di graduatorie vigenti prima di bandire nuovi concorsi per identici profili professionali”.
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(lg)