La Regione faccia chiarezza sui contributi all’Asp Seneca che si occupa di assistenza ai minori per i quali è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con provvedimento dell’autorità giudiziaria.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Marta Evangelisti (FdI) che ricorda come “a fine gennaio 2025 emergeva un grave aumento dei costi per ASP Seneca, con particolare riferimento all’assistenza ai minori per i quali sia stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con provvedimento dell’autorità giudiziaria: fronte di tale aumento, su mandato di tutti i sindaci dei Comuni soci di ASP Seneca, il Sindaco di Calderara di Reno Giampiero Falzone (Presidente Assemblea Soci ASP Seneca e Sindaco delegato al sociale e alla sanità per il Distretto Bologna Pianura Ovest) richiedeva con propria mail del 28 gennaio 2025 un incontro con l’assessore regionale al Welfare Isabella Conti che concedeva l’incontro per il 13 febbraio 2025 con collegamento da remoto. Durante l’incontro on line, venivano dettagliatamente illustrati, a mezzo slide, i dati economico-finanziari di ASP Seneca, con particolare focus sul considerevole aumento dei costi (stimato in + 57% rispetto al 2024) per gli inserimenti di minori (soli o con madre) in comunità residenziali disposti dall’autorità giudiziaria. I rappresentanti istituzionali dell’Asp (sindaci dei Comuni soci) chiedevano, pertanto, all’assessore regionale un aiuto concreto per rispondere all’aumento dei costi sopracitato e l’assessore regionale Isabella Conti era consapevole della situazione di criticità del bilancio, avendo ricevuto non solo, subito dopo il predetto incontro, copia integrale del materiale mostrato in slide, ma anche, con successiva trasmissione dell’11 marzo 2025 e come da sua espressa richiesta, una relazione tecnica integrativa di ASP Seneca con dettaglio dei casi gestiti e dei costi e con aggiornamento dei dati contabili”.
Evangelisti sottolinea come “il 13 febbraio scorso, l’assessore Isabella Conti avrebbe rassicurato i rappresentanti istituzionali dell’ASP Seneca, che una volta accertati i maggiori costi, la Regione sarebbe intervenuta con fondi propri, soprattutto in riferimento al “quantum statale” di contributo sul maggiore costo del servizio sopracitato e a ottobre 2025 veniva pubblicato il riparto tra i Comuni che avevano fatto istanza per il Fondo Statale previsto nel Bilancio dello Stato del 2025, norma con cui erano stati stanziati, per il triennio 2025-2027, 100 milioni di euro per ciascun’annualità a copertura dei maggiori costi esborsati dai Comuni per provvedere all’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile”.
Il racconto dei fatti riferito da Evangelisti prosegue ricordando come “il 22 ottobre scorso, si teneva l’assemblea dei Soci di Asp Seneca, dove veniva presentato l’andamento dell’esercizio finanziario 2025 con specifico focus sui servizi minori e disabili e con un quadro sintetico di maggior costi stimati, da cui emergeva che i Comuni soci di ASP Seneca avevano ricevuto circa 200 mila euro di contributi statali in ragione del succitato fondo, ma che dalla Regione, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Isabella Conti, lo stanziamento era ancora indecifrabile e nel corso della seduta assembleare, il Sindaco di Calderara di Reno e Presidente dell’Assemblea dei Soci Giampiero Falzone comunicava, riguardo al tema dei trasferimenti regionali, di aver già autonomamente ricercato un contatto telefonico con l’assessore al Welfare Isabella Conti, interloquendo, tuttavia, solo con la segretaria e venendo da quest’ultima informata che la Regione non era disponibile ad erogare risorse su tale voce. Si impegnava, tuttavia, anche su richiesta degli altri Soci, a scrivere all’assessore per un riscontro formale nel merito. Il 7 novembre, poi, l’assessore regionale al welfare scriveva al Presidente dell’Assemblea dei Soci ASP Seneca Giampiero Falzone, dove escludeva sostanzialmente qualsiasi aiuto economico da parte dell’ente di viale Aldo Moro, ma riferiva di essersi da mesi attivata presso il governo, preannunciando che, grazie a detta “salvifica” attivazione, nella bozza di Legge Bilancio 2026 i fondi statali già stabiliti ex art.1 commi 759-765 (Legge Bilancio 2025) – ovverosia, come sopra richiamato, 100 milioni anche per l’annualità 2026 e l’annualità 2027 – risulterebbero raddoppiati, in accoglimento delle richieste che la Regione Emilia Romagna aveva formalmente avanzato”.
Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “se corrisponde al vero quanto detto e se la Regione non ha stanziato nessun contributo all’ASP Seneca (che fa parte del Distretto Pianura Ovest) per l’assistenza ai minori per i quali è stato disposto l’allontanamento dalla casa familiare con provvedimento dell’autorità giudiziaria. Evangelisti vuole, inoltre, sapere se la giunta ritenga o meno d’intervenire con risorse aggiuntive per questa particolare problematica segnalata fin dall’inizio dell’anno dai rappresentati istituzionali (Comuni soci) dell’ASP Seneca e se ritiene di essere stata fondamentale nell’ottenimento dell’unico contributo arrivato dal Governo di 200 mila euro per la problematica in questione.
Altri quesiti riguardano il chiarimento se la richiesta di raddoppiare il contributo per le annualità del 2026 -2027 sia “una boutade dell’assessore al Welfare Isabella Conti o corrisponde a verità e quali garanzie e accordi sono stati dati e se ci sono state altre Asp del territorio regionale che hanno avanzato analoghe richieste su criticità di bilancio relativamente a questa tematica e quali sono state le riposte da parte della Regione in termini economici”.
(Luca Molinari)



