Sanità e welfare

WELFARE. CALANO I BAMBINI ISCRITTI AI SERVIZI 0-3 ANNI: -2,6%

Effetto denatalità in Emilia Romagna. In commissione cultura gli indirizzi di programmazione 2016. A Ravenna la domanda più alta

Calano i bambini iscritti ai servizi integrati 0-3 anni disponibili in Emilia Romagna. E’ quanto emerso a margine della presentazione, in commissione Cultura, degli indirizzi di programmazione degli interventi per il 2016. Dai dati relativi all’annata 2014-2015 si nota, a livello generale, una flessione dei bambini iscritti (-2,6%) che riguarda maggiormente gli spazi bambini (-8,1%) e i nidi d’infanzia (-3,6%), che diminuiscono anche di numero (-1,2%). Il decremento dei bambini nei servizi educativi viene motivato con il “prolungarsi del periodo di recessione demografica, al calo delle nascite e alla conseguente diminuzione di popolazione residente 0-2 anni” in regione. In lieve incremento, invece, i servizi domiciliari, quasi il 6% dei servizi educativi totali (71 su 1.214), che coprono l’1% dei posti totali, e dei nidi aziendali.

I nidi d’infanzia (nidi, micronidi, aziendali e sezioni di nido/primavera) rappresentano la grande maggioranza dei servizi educativi (2%) e dei posti disponibili (93%). Il restante 7% riguarda posti riferibili alle altre tipologie (spazi bambini, centri per bambini e genitori, domiciliari e sperimentali).

Il numero dei bambini iscritti nell’anno educativo in questione è pari a 33.140, mentre era pari a 34.027 nell’anno educativo precedente, 1.214 il numero dei servizi contro i 1.206 del 2013-14, 40.597 i posti, mentre nell’anno educativo precedente erano 40.628.

In regione, nell’anno educativo 2014-15, l’indice di copertura dei posti si attesta sul 35,5%, mentre nell’anno precedente era del 34,6%, con una variabilità tra le province. Si passa infatti dal 24,3% di Piacenza, al 41,2% del ravennate, l’indice più alto, passando dal 38,2% di Ferrara e il 40,9% di Bologna.

I nidi d’infanzia, in termini percentuali, sono per la maggior parte pubblici, il 60,7% dei servizi e il 74% dei posti, contro il 39,3% dei servizi e il 26% di posti nel privato, percentuali simili a quelle del totale complessivo dei servizi educativi. Anche i servizi integrativi sono per la maggior parte pubblici, sia gli spazi bambini (59,3% servizi, 67,2% posti), che i centri per bambini e genitori (oltre il 93%, sia servizi che posti).

Al contrario, i servizi domiciliari sono per lo più privati (65 servizi per 427 posti, su un totale di 71 per 469 posti). Al 31 dicembre 2014, relativamente all’anno educativo 2014-2015, i bambini nei servizi educativi pubblici e privati sono complessivamente 33,140, il 29% della popolazione re, Bologna è la prima fra le province con 25.420 bambini (8.980 nei servizi educativi), in coda Piacenza con 7.124 bambini (1.338 nei servizi educativi).

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