Fare il punto sulle attività svolte per le donne ucraine arrivate in Emilia-Romagna a seguito della guerra in corso.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Valentina Castaldini (Fi), che ricorda come ” in base ai dati forniti dalle Prefetture dell’Emilia-Romagna, al 25 luglio 2022 sono arrivati in Emilia-Romagna 27.585 sfollati Ucraini, di cui 16.463 maggiorenni, circa 4.300 nella provincia di Bologna: di questi sono circa 2.300 quelli ospitati in centri di accoglienza straordinaria, la restante parte è inserita in un sistema di accoglienza diffusa e in autonoma sistemazione e a seguito di accesso agli atti, sono 34 progetti contenti solo interventi di alfabetizzazione di lingua italiana, con 85 edizioni di corsi realizzati, a cui hanno partecipato a livello regionale 476 profughi ucraini, di cui solo 30 nell’ambito territoriale di Bologna”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “quali azioni sono state attuate per intercettare la popolazione ucraina stabilitasi sul territorio regionale da marzo 2022, soprattutto in domicili di autonoma sistemazione, per informarla di tutte le possibilità formative disponibili e se reputa soddisfacente il numero di persone ucraine che sono state inserite in percorsi formativi”.
Castaldini vuole inoltre sapere se l’esecutivo regionale “intende prorogare e rifinanziare tali attività formative anche per il 2023,
supportandole con adeguate campagne informative”.
(Luca Molinari)
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