Avviare un tavolo di trattativa tra la proprietà della Residenza Sanitaria Assistita, della Casa Protetta e del Centro Diurno del complesso denominato “Residenza Castello” a Longiano, nel cesenate, e l’Amministrazione comunale locale per risolvere i problemi causati dalla comunicazione dei gestori, agli ospiti e alle loro famiglie, della fine della gratuità del servizio per le persone indigenti, che ha indotto il Comune a una dura opposizione. È quanto chiede, in una interrogazione rivolta alla Giunta, Andrea Bertani (M5s).
Il consigliere ricorda come il sistema di accreditamento della Regione richieda precise garanzie sulla continuità assistenziale, sulla qualità e sulla gestione unitaria dei servizi sociosanitari e socioassistenziali, al fine di assicurare un elevato standard qualitativo dei servizi e delle strutture nonché regolare i rapporti tra committenti pubblici e soggetti che gestiscono tali servizi. Una condizione – evidenzia il pentastellato – che potrebbe venire meno qualora risultasse fondato il proposito della proprietà del complesso “Residenza Castello” di cedere il bene o trasferire l’attività in altra località.
Di qui l’iniziativa di Bertani, che chiede all’esecutivo regionale anche di “rivedere i criteri per l’accreditamento delle Residenze sanitarie protette (RSA), mettendo ordine nella materia per una più efficace tutela del diritto all’assistenza delle persone in condizioni di non autosufficienza”.
(Luca Govoni)