Sostenere i giovani con difficoltà cognitivo-comportamentali nei percorsi di autonomia e crescita, riconoscendo e valorizzando il contributo delle associazioni per le persone disabili.
A chiederlo è una risoluzione a firma dei consiglieri Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa), Roberta Mori e Ottavia Soncini (Pd) e Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), che prende le mosse da quanto accaduto il 13 settembre nell’aula magna dell’Università di Reggio Emilia in occasione dell’apertura dell’anno accademico 2021-2022 per le studentesse e gli studenti seguiti dall’associazione Università 21 APS alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini e del sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi. L’associazione Università 21 APS, infatti, lavora per dare a ragazze e ragazzi con disabilità cognitivo-comportamentali la possibilità di vivere il mondo universitario avvalendosi del lavoro di educatrici ed educatori qualificati, grazie a una convenzione che coinvolge il Dipartimento di Scienze Umane, di Economia e Comunicazione e di Studi Linguistici e Culturali di UNIMORE, i Comuni e le A.S.L. di Reggio Emilia e Modena.
Da qui la richiesta alla Giunta “per individuare modalità volte sostenere i giovani con difficoltà cognitivo-comportamentali nei percorsi di autonomia e crescita, riconoscendo e valorizzando il contributo delle associazioni delle persone disabili e delle famiglie delle persone disabili, quali l’Università 21 APS, nonché le prassi di collaborazione con le autonomie formative, contribuendo altresì alla riduzione dei costi a carico delle famiglie”. Nell’atto d’indirizzo, inoltre, si invita l’esecutivo regionale “ad avviare un confronto con le altre sedi universitarie regionali per approfondire la conoscenza di questa esperienza ed esplorare la possibilità di ampliare simili opportunità ad altri atenei del territorio nel segno delle pari opportunità; a impegnarsi, in collaborazione con l’Università di riferimento e le istituzioni pubbliche territoriali, per accrescere la sensibilità e l’impegno nei confronti di una vera inclusione sociale”.
(Luca Molinari)