“Prevedere in Emilia-Romagna, come in Lombardia, misura a sostegno delle vittime del dovere, nello specifico l’esenzione degli obblighi tributari regionali”.
La richiesta arriva, con una risoluzione rivolta alla giunta regionale, da Tommaso Fiazza (Lega).
Le vittime del dovere sono gli appartenenti alle forze di polizia e alle forze armate caduti o che abbiano contratto infermità invalidanti nell’adempimento del loro impegno professionale.
“La Regione Lombardia – rimarca Fiazza – ha già emanato un regolamento recante misure di sostegno a favore delle vittime del dovere, nello specifico è prevista l’esenzione degli obblighi tributari regionali”.
Spiega il consigliere: “Alle vittime del dovere che abbiano riportato un’invalidità permanente non inferiore all’80 per cento della capacità lavorativa o che comporti comunque la cessazione del rapporto d’impiego è riservata un’elargizione da 200mila euro, oltre alla rivalutazione monetaria. Negli altri casi, sono destinati 2mila euro per punto percentuale, oltre rivalutazione monetaria. L’elargizione viene suddivisa in parti uguali in caso di più familiari superstiti. A queste misure, purché con invalidità almeno del 25 per cento, si aggiunge l’assegno vitalizio, oggi raddoppiato a 500 euro mensili e quello da 1.033 euro al mese. Entrambi gli assegni sono esenti IRPEF e soggetti a perequazione annuale e interamente cumulabili con stipendio, equo indennizzo o pensione, anche privilegiata ordinaria. Nel caso di più familiari superstiti, ciascuno di essi avrà diritto a percepire gli assegni per intero. Infine, da gennaio 2017, le pensioni delle vittime del dovere e dei loro familiari superstiti sono esenti dall’imposta IRPEF. Alle vittime del dovere e agli equiparati spettano esenzioni dal ticket sanitario, il diritto al collocamento obbligatorio, due annualità del trattamento di reversibilità (beneficio economico pari a due annualità del trattamento pensionistico di reversibilità, erogabile una sola volta una tantum, riservato al titolare di pensione privilegiata di reversibilità per decesso della vittima), la revisione e rivalutazione delle percentuali di invalidità per aggravamento fisico e il riconoscimento del danno biologico e morale, oltre a borse di studio”.
(Cristian Casali)



