Sanità e welfare

Welfare. Fondo sociale regionale, Lega nord: modificare la legge per non “discriminare” cittadini emiliani e romagnoli

Attualmente si prevedono “fondi esclusivi” per chi non è cittadino dell’Emilia e Romagna.

“I residenti in Emilia-Romagna da almeno 10 anni non possono essere esclusi in alcun modo dal riparto delle risorse regionali che concorrono alla determinazione del Fondo sociale regionale”.

Lo prevede l’unico articolo di un progetto di legge presentato dai consiglieri del gruppo della Lega nord (primo firmatario: Daniele Marchetti) che ha l’obiettivo di modificare l’articolo 46 della legge regionale 2 del 2003, “Norme per la promozione della cittadinanza sociale e per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali”, che istituisce tale Fondo.

“Dal 2003, anno di approvazione del testo di legge, a oggi – rilevano i proponenti – il Fondo ha finanziato diversi progetti tramite delibere che ne hanno delineato i flussi. Ultimamente abbiamo notato come questi flussi siano sempre più spesso discriminanti nei confronti dei cittadini emiliani e romagnoli, dato che le delibere prevedono fondi esclusivi per chi non è cittadino dell’Emilia e Romagna”.

“Con questa modifica – spiegano i consiglieri – intendiamo sanare quel vulnus che crea la legge in vigore”. “Integrando l’articolo in questione con questa proposta di legge – concludono – evitiamo che i cittadini emiliani e romagnoli non possano accedere ai vari riparti delle risorse che la Regione stanzia per il Fondo”.

Il testo, oltre che da Marchetti, è stato sottoscritto da Alan Fabbri, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani e Massimiliano Pompignoli.

 

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it)

(Cesare Cicognani)

 

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